Reggio, appello del prof. Veronese alla minoranza consiliare: “Presentate la mozione di sfiducia a Falcomatà”
"Ognuno si assumerà le proprie responsabilità davanti alla città. Non si può più giocare con il destino di Reggio Calabria. La minoranza dimostri se è realmente minoranza o se preferisce rifugiarsi nelle ambiguità. Lunedì è il giorno della verità, per tutti", afferma Veronese
15 Novembre 2025 - 15:20 | Comunicato Stampa

“Il Consiglio comunale di lunedì 16 novembre non è una seduta qualunque: è l’occasione per capire se a Reggio Calabria esista ancora un’opposizione degna di questo nome o se, si preferirà nascondersi dietro l’ambiguità, i rinvii, i tatticismi e il gioco delle parti”. Inizia così l’appello del prof. Simone Veronese, Presidente dell’associazione ‘Amici del Ponte dello Stretto’.
“La città vive una delle fasi più buie della sua storia recente: la maggioranza è allo sbando, il rimpasto di giunta è stato un atto politico scomposto, la sostituzione dei vertici delle partecipate Castore e Hermes ha aperto una voragine di tensione e proteste, il Consiglio Metropolitano è privo di numeri e guida, il PD non reagisce agli schiaffi politici che Falcomatà gli infligge ormai quotidianamente. Nel frattempo, i cittadini si ritrovano con scuole chiuse, strade devastate, servizi essenziali allo sfascio e una città che sembra vivere fuori dal tempo”.
La richiesta: presentare la mozione di sfiducia
“La misura -evidenzia Veronese- è colma. È finito il tempo delle conferenze stampa, delle dichiarazioni di indignazione, dei comunicati che non portano a nulla. Lunedì è il momento di un gesto politico chiaro e inequivocabile: presentare la mozione di sfiducia al sindaco Giuseppe Falcomatà e all’intera Giunta comunale.
Non farlo significherebbe tradire la città. Non farlo significherebbe rendere inutili undici anni di battaglie di opposizione, vanificare ogni denuncia, ogni conferenza, ogni voto contrario.
Non farlo alimenterebbe, ancora una volta, il sospetto di un “inciucio” sotterraneo, lo stesso che una parte dei cittadini ha percepito dopo il ballottaggio che rieleggendo Falcomatà sembrò frutto più di equilibri che di scelte politiche limpide”.
L’appello alla minoranza
“Per rispetto verso Reggio e verso i reggini -afferma Veronese- la minoranza deve agire.
Nessuno può più nascondersi dietro la barzelletta del “vediamo chi la presenta”, del “tanto la maggioranza non voterà”, del “ci deve pensare qualcun altro”. Una mozione di sfiducia non è un atto tecnico: è un atto politico, una dichiarazione pubblica di dove si sta, di cosa si vuole per il futuro della città, di chi si è davvero. Presentarla è un dovere verso la credibilità dell’opposizione, prima ancora che verso Reggio.
E se il Partito Democratico – logorato e umiliato da Falcomatà – vorrà unirsi e votarla, ben venga. Se non lo farà, sarà evidente a tutti che il PD continua a essere ostaggio di un sindaco ormai decaduto politicamente e istituzionalmente”.
La questione del Ponte sullo Stretto
“Lunedì si gioca a carte scoperte: chi sostiene Reggio lo farà vedere, chi sostiene Falcomatà lo farà vedere allo stesso modo.
C’è un altro motivo per cui questa sfiducia è urgente: solo con un cambio immediato della guida politica la città potrà rimettersi al centro del progetto Ponte sullo Stretto, dei tavoli sulle misure compensative, della battaglia per recuperare e sbloccare i fondi del Decreto Reggio, oggi fermi in un limbo amministrativo causato dalla paralisi politica di questi mesi.
Se Reggio vuole davvero partecipare al rilancio del Mezzogiorno, non può restare ostaggio di una figura in uscita che non ha più alcuna autorevolezza nei confronti del Governo e delle istituzioni nazionali.
L’appello finale di Veronese
“Per questo l’appello è diretto, senza filtri e senza alternative: la minoranza ha il dovere politico e morale di presentare la mozione di sfiducia. Non c’è più spazio per esitazioni. Non c’è più spazio per la paura. Non c’è più spazio per chi vuole mantenere un profilo basso per convenienza voluto dai “Pupari dell’inciucio”.
Ognuno si assumerà le proprie responsabilità davanti alla città. Non si può più giocare con il destino di Reggio Calabria. La minoranza dimostri se è realmente minoranza o se preferisce rifugiarsi nelle ambiguità. Lunedì è il giorno della verità, per tutti”, conclude Veronese.
