Qualità della vita, Reggio: che figuraccia! La classifica del Sole 24 Ore
Il Sud rimane in fondo alla classifica. Le ultime ventidue città nell'elenco continuano a essere province meridionali
01 Dicembre 2025 - 12:21 | di Redazione

Reggio Calabria (ancora) ultima nella classifica del Sole 24 Ore 2025. Nella nostra città si evidenziano molteplici criticità che condannano Reggio in fondo al 107esimo posto confermando la peggior performance in assoluto.
Le tre città sul podio sono tutte al nord: Trento, Bolzano, Udine, questo il podio.
Ed è proprio nelle due province autonome che, secondo l’ultima rilevazione Istat sugli «Aspetti della vita quotidiana» (pubblicata a maggio 2025) si rileva il più elevato livello di soddisfazione per la vita espresso dal 61,9% dei cittadini. 90 gli indicatori statistici utilizzati, forniti alla redazione da fonti certificate, che misurano il benessere nei territori italiani.
Il podio e la top 10 premiano il Nord
Trento è la punta di un primato che conquista un gruppo di città del nord. Ci sono Bolzano, Udine, e poi una sfilza di città settentrionali tra cui Bergamo (vincitrice nel 2024, ora al 5° posto), Treviso, Padova (che ritorna tra le teste di serie dopo 30 anni di assenza: era nona nel 1994) e Parma. E segna il ritorno all’apice della classifica generale anche delle grandi aree metropolitane come Bologna e Milano, rispettivamente al 4° e all’8° posto.
Il Sud (sempre) in fondo
E per leggere il primo nome di una città meridionale bisogna andare al 39° posto, dove troviamo Cagliari.
Il dato conferma una spaccatura geografica che, in 36 edizioni della Qualità della vita, non ha accennato a sanarsi, nonostante i punti di forza del Sud nella demografia, nel clima, nel costo della vita decisamente più accessibile, e i fondi (inclusi quelli del Pnrr) che negli anni hanno contribuito a dare una spinta alle imprese e al Pil dei territori in questione: le ultime 22 classificate, infatti, continuano a essere province meridionali.
Qualità della vita, la Calabria precipita: Reggio ultima
La fotografia del Sole 24 Ore certifica la maglia nera degli ultimi anni per la Calabria. La ‘migliore’ è Catanzaro, al 92esimo posto. Cosenza, Vibo Valentia (che ha i redditi più bassi) e Crotone tutte sotto il centesimo posto.
All’ultimo gradino troviamo Reggio Calabria, un vero e proprio disastro per la città in riva allo Stretto.
«Un territorio a basso reddito – spiega il quotidiano economico – in cui le famiglie con Isee sotto i settemila euro sono il 40,6% del totale, il reddito medio pro capite è poco più alto di 15mila euro, più basso della pensione di vecchiaia (21mila euro), ma l’inflazione (2%) è il doppio di quella nazionale. Ancora: Reggio Calabria è nelle ultime 15 posizioni in quasi tutti gli indicatori di «Affari e lavoro». È trentesima per start up innovative e 22ª per pensioni di vecchiaia che sul territorio rappresentano una misura di welfare non convenzionale per molte famiglie. Infatti, anche se per quoziente di natalità Reggio Calabria è 7ª in classifica, i giovani, e non solo, scappano. Il saldo migratorio totale è meno 2,5 (Reggio è 106ª, penultima in classifica) frutto anche di un fenomeno segnalato dall’Istat nel 2025 e qui ben presente: emigrano anche i pensionati che vanno al Nord a raggiungere i figli, precedentemente emigrati, per fare da baby sitter ai nipoti e cercare una sanità più efficiente di quella reggina (la provincia è 102ª nell’emigrazione ospedaliera)».
QUI LA CLASSIFICA
