Muore Giorgio Faletti, lo scrittore del successo letterario “Io uccido”.
04 Luglio 2014 - 17:24 | di Redazione
-di Laura Maria Tavella. Giorgio Faletti è morto a Torino: aveva 63 anni. Di lui si può dire tutto, senza sbagliarsi: attore, scrittore, comico, cantante. Qualsiasi professione più vicina possibile all’arte era ciò che Giorgio Faletti era ed amava essere. La notizia della morte arriva su Twitter dal direttore della Stampa Mario Calabresi. Ma sulle sue pagine social e su quella ufficiale, lo scrittore piemontese aveva lasciato già molti indizi: “Cari amici, purtroppo a volte l’età portatrice di acciacchi, è nemica della gioia”, così Faletti aveva avvisato i suoi tanti fan che la sua breve tournée estiva sarebbe stata annullata.“Mi piange davvero il cuore perché incontrare degli amici come voi è ogni volta un piccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgoglisce e mi commuove. Un abbraccio di cuore”, la chiusura del suo ultimo post. Su Facebook, il messaggio della sua malattia e del dolore che ne deriva appare più chiaro: “A volte immaginare la verità è molto peggio che sapere una brutta verità. La certezza può essere dolore. L’incertezza è pura agonia”, aveva scritto in un post pubblicato solo 21 ore prima di morire .Laureato in legge, Giorgio Faletti inizia la carriera come cabarettista nel locale milanese “Derby”, insieme ad altri grandi nomi del panorama italiano come Diego Abatantuono, Teo Teocoli e Massimo Boldi. Poi la trasmissione “Drive In” con l’interpretazione della guardia giurata Vito Catozzo e di altri personaggi come Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo. In quegli anni inizia anche la carriera come cantante e nel 1992 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo tornando sul palco dell’Ariston due anni dopo con il brano “Signor tenente”, rap che fa esplicito riferimento alle stragi di Capaci e via D’Amelio, sfiorando la vittoria.Ma l’arte ha diverse forme e nel 2002 è la scrittura quella più congeniale a Faletti. Il suo romanzo noir di esordio “Io uccido” supera i quattro milioni di copie vendute. A questo, ne seguiranno altri «Niente di vero tranne gli occhi» (2004), «Fuori da un evidente destino» (2006), «Io sono Dio» (2009), «Appunti di un venditore di donne» (2010) e «Tre atti, due tempi» (2011).Negli anni successivi continua a scrivere, ma si lancia anche nella carriera cinematografica, interpretando il film Notte prima degli esami, ruolo che gli vale anche la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista. Addio, signor tenente!