Il Csv promuove il nuovo corso di formazione “Da esclusi a cittadini”. Campolo: “Bisogna conoscere per cambiare”.
17 Luglio 2014 - 10:37 | di Redazione
di Vincenzo Comi – “Se tu trovassi sulla strada un diamante caduto nello sterco cosa faresti? Non avrei nessuna ripugnanza a sporcarmi, lo prenderei, lo laverei ridonandolo in tal modo alla sua originale brillantezza. Fa così dell’uomo.” Sono le parole di don Giovanni Calabria, sacerdote di Verona, ricordate dal Centro Servizi al Volontariato dei Due Mari, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo corso formativo “Da esclusi a cittadini”.I centri di servizio al volontariato operanti nelle cinque provincie della Calabria hanno avviato un dialogo ed una collaborazione con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la promozione e valorizzazione della presenza del volontariato negli istituiti penitenziari regionali.Una prima giornata di studio si è svolta lo scorso novembre, in Lamezia Terme.Dal dialogo apertosi durante il seminario è emersa la necessità di proseguire, nei singoli territori, l’azione di promozione e formazione del volontariato penitenziario.Partendo da questa necessità, il Centro Servizi al Volontariato dei Due mari ha programmato un’iniziativa informativa e formativa volta ad implementare la presenza del volontariato negli istituti penitenziari e a riqualificarne l’azione.“Con quest’attività si vuole perseguire un duplice obiettivo – spiega il presidente del CSV Mario Nasone – Da un lato mirare a favorire l’incremento del numero dei volontari attraverso idonee iniziative di informazione e sensibilizzazione e dall’altro lato predisporre dei percorsi formativi in grado di dare maggiore consapevolezza e adeguati strumenti operativi a chi sceglierà o ha già scelto questo importante e delicato servizio. L’iniziativa avrà carattere provinciale e sarà offerta a tutti i partecipanti a titolo gratuito.”Nella Regione Calabria il volontariato vanta una lunga tradizione, anche se non estesa in modo omogeneo in tutti i penitenziari. I volontari che operano con l’art. 78 e con l’art. 17 dell’ordinamento penitenziario negli istituti penitenziari della regione offrono quotidianamente un valido contributo nell’organizzazione di attività finalizzate al reale recupero e reinserimento sociale del detenuto.“Il progetto ‘Da esclusi a cittadini’ si propone di incentivare il numero dei volontari disponibili a dedicarsi a questo importante servizio ed a dare delle opportunità di formazione ed aggiornamento ai volontari che operano nelle strutture penitenziarie – spiega la dirigente dell’Istituto Penitenziario di Reggio Calabria D.ssa Maria Carmela Longo – La presenza delle associazioni di volontariato è sempre stata fondamentale all’interno dei nostri istituti ed è prevista legislativamente. La legge attribuisce al volontariato un valore insostituibile, un ruolo di congiunzione tra il ‘dentro’ ed il ‘fuori’, tra un’istituzione totale e la comunità esterna, considerandolo concreta espressione di solidarietà in una realtà che ha bisogno di particolare attenzione.Presenti alla conferenza stampa di presentazione del corso di formazione anche Don Giacomo D’Anna e Don Francesco Megale ed Emilio Campolo, direttore dell’area pedagogica del carcere di Reggio Calabria.“Dal 1975 in poi il legislatore ha voluto inserire figure laiche all’interno delle carceri come educatori ed assistenti sociali – spiega Emilio Campolo – In questi anni sono stati fatti enormi passi avanti. Come ci dice la legge bisogna conoscere per cambiare. La legalità è un valore da seguire.”La domanda di adesione e tutte le informazioni e le tematiche trattate durante il corso di formazione possono essere scaricate dal sito www.csvrc.it