Star Wars 7: il risveglio di un franchising


di Antonello Diano – Sono passati 11 anni dall’ultimo film di Star Wars (La vendetta dei Sith) che, dopo diverse indiscrezioni e rumour, è uscito il 17 dicembre 2016 curato dal regista J.J. Abrams considerato a tutti gli effetti l’erede di Steven Spielberg.

Come avvenuto per “Jurassic World” e “Terminator: Genysis”, le case produttrici di Hollywood stanno “rispolverando” i grandi vecchi blockbuster di successo (tra prequel, sequel, remake e reboot) sia per soddisfare la fame cinematografica dei fan un pò vecchiotti, sia per catturare il pubblico delle nuove generazioni.

Non a caso Star Wars come tutti questi film “storici” hanno un legame comune: i registi/fan ed il passaggio di testimone.

Un punto di forza di queste nuove storie è dovuto alla presenza in cabina di regia, di fan rispettosi della storia. Colin Trevorrow era un fan di Jurassic Park e ha apportato il suo amore a Jurassic World, stessa cosa accaduta per J.J. Abrams con Star Trek e Star Wars 7 e con gli altri registi dei futuri film.

Riguardo i legami tra film vecchi e nuovi, vi sono i personaggi che fanno parte della mitologia della saga (Han Solo, R2-D2, Chewbacca, la principessa Leia) e i nuovi protagonisti a cui affezionarsi per addentrarsi nella nuova storia.

L’insieme di questi personaggi lega i fan dei precedenti film ai nuovi per dargli una continuità non solo di trama ma anche sentimentale, mentre accompagna i nuovi spettatori in scenari futuri dandogli quel gusto un pò retrò e leggendario.

Ma passiamo al film in sé.

George Lucas non è più al timone, avendo venduto la Lucasfilm LTD alla Walt Disney (che ha anche comprato la casa delle idee Marvel).

L’arduo compito di dirigere il film è spettato a J.J. Abrams (creatore di Lost, Alias, Fringe e regista di Super 8 e Mission Impossible 3) che già aveva “resuscitato” Star Trek.

La trama è ben costruita e per la prima volta si sviluppa all’interno dell’universo espanso di Star Wars portando sempre avanti le tematiche principali: i contrasti padre-figlio e la lotta tra luce e lato oscuro.

Su quest’ultimo abbiamo un ribaltamento della narrativa; infatti la storia sottolinea di più i dilemmi visti dal punto di vista del lato oscuro: problemi, scelte avventate, conflitti interiori e redenzione sono le emozioni principali e che fanno parte della trama.

La scelta stessa del “cattivo di turno” Kylo Ren rappresenta una novità, non volendo essere una copia del cattivo dei precedenti film o uno totalmente nuovo. Ma una via di mezzo, essendo lui stesso consapevole di voler emulare Darth Vader ,non riuscendoci ,venendo tentato invece dalla luce.

Il rapporto tra i nuovi arrivati Finn e Rey ricalca il rapporto scherzoso-amoroso che vi era tra la principessa Leia ed Han Solo. Il robot BB-8 riporta alla mente D2-R2 che compare nel film insieme a C-3PO

Il film registicamente è ben riuscito con una splendida fotografia, che comunque si distacca dalla regia di Lucas mettendo in evidenza i punti di forza di J.J. Abrams.

Rivedere il Millennium Falcon, gli X-Wing, gli Incrociatori Stellari in grafica avanzata grazie ai passi in avanti della tecnologia degli effetti speciali è un tripudio per gli occhi, il tutto accompagnato dagli effetti sonori delle spade laser e dalla magnificenza delle colonne sonore di John Williams tornato a comporre i temi di Star Wars.

Alcune scelte di trama faranno storcere il naso ai fan-boy troppo legati ad alcuni personaggi, mentre viste nel contesto complessivo delle storie dei personaggi è necessario.

Non resta che aspettare il 17 dicembre 2017 per Star Wars 8 con Rian Johnson in cabina di Regia (regista di Looper con Bruce Willis e Joseph Gordon-Levitt) ed il 24 maggio 2019 per Star Wars 9 che sarà diretto invece da Colin Trevorrow regista di un altro blockbuster da record JURASSIC WORLD.

Ricordando inoltre che la trilogia sarà intervallato da 3 spin-off:

Rogue One: A Star Wars Story (dicembre 2016) diretto da Gareth Edwards (regista di Monsters e  del remake di Godzilla), il film si incentrerà sul piano dei ribelli di rubare i piani della Morte Nera;

Han Solo Star Wars Anthology (2018) diretto da Chris Miller e Phil Lord (registi di Lego – il film, Piovono Polpette e 21 Jump Street) si incentrerà su un giovane Han Solo (non interpretato da Harrison Ford);

Boba Fett Star Wars Anthology (2020) si incentrerà sul leggendario cacciatore di taglie diventato un personaggio di culto tra gli estimatori della saga Star Wars. Il film era stato affidato a Josh Trank (regista di Chronicle) ma dopo le varie problematiche legato al remake de “I fantastici 4” ed al comportamento insicuro di Trank stesso, la disney ha sciolto il vincolo contrattuale col regista.

Attualmente Star Wars 7 ha sbancato i box office guadagnando globalmente 1.888.548.249 di dollari, alle spalle di Avatar (2.787.965.087 $) e Titanic (2.186.772.302 $) entrambi di James Cameron e seguito da Jurassic World (1.668.984.926 $).