di Domenico Suraci – Emozioni create da un magistrale uso di strumenti musicali. Il riuscitissimo duetto tra Paolo Fresu e Uri Caine è un brillante ritorno, dopo i fasti di due album incisi insieme dai due jazzisti.

Il teatro “Francesco Cilea” si è inebriato di note che i due assoluti protagonisti della serata, in occasione della nona edizione di Reggio in Jazz curata dall’associazione “Naima”, hanno saputo proporre,  quasi giocando con esse, spaziando col proprio repertorio. Pienamente coinvolto il pubblico che ha scandito ogni pausa con fragorosi e meritati applausi.

Non si sono ascoltati solo brani anglosassoni durante il concerto, da sottolineare infatti, anche la superba interpretazione di “Almeno tu nell’universo” dell’immensa Mia Martini capace di evocare un arcobaleno di sentimenti e gradito omaggio alla nostra terra.
Il maestro durante la sua riuscita esibizione, ha illustrato il significato prima di iniziare ogni pezzo, rendendolo ancora più partecipe l’attento uditorio in sala.

Apprezzabile anche la scenografia minimal creata ad hoc e la mimica con cui il jazzista ha accompagnato i brani.

Un evento prestigioso, che dimostra come a Reggio Calabria non manchi proprio nulla rispetto a città più blasonate, e come con tanto lavoro, sacrificio ed organizzazione si può raggiungere la credibilità necessaria per portare grandi nomi del panorama musicale italiano e non solo in riva allo stretto.

FOTO DI ANTONELLO DIANO