Aeroporto dello Stretto, i dipendenti Sacal annunciano sciopero e Sit in

Assenza di politiche chiare , prive di un opportuno piano industriale, alla base dello sciopero

“Una situazione non più sostenibile, quella riguardante i dipendenti della SACAL S.p.A., in forza all’aeroporto di Reggio Calabria”, dichiara il segretario del Trasporto Aereo UILT Calabria, Luciano Amodeo. “L’ingresso della società lametina ha certamente segnato una forte instabilità dal punto di vista occupazionale e dei servizi offerti al cittadino”.

La UILT Calabria a fronte di quanto dichiarato nei giorni scorsi, ha indetto una prima azione di sciopero della durata pari a quattro ore previsto per il 13.04.2019 a partire dalle ore 10.00 alle ore 14.00, interessante tutto il personale SACAL S.p.A. operante sullo scalo reggino.

“Si denuncia, ancora una volta, l’assenza di politiche chiare , prive di un opportuno piano industriale che possa fare intravedere azioni di lunga gittata, che sarebbero indispensabili per costruire il rafforzamento ed il consolidamento delle attività del trasporto aereo”.

Più volte l’O.S. ha posto la lente di ingrandimento sulle tematiche riguardanti la sicurezza sul lavoro, contratti precari, numero di dipendenti non sufficiente e contrarietà alle politiche di esternalizzazione, ponendo un forte accento sulla scarsa organizzazione del lavoro che ancora ad oggi desterebbe numerosissime difficoltà operative.

“Il mancato rispetto di regolari relazioni industriali previste dal CCNL, utili al rafforzamento delle iniziative costruttive, volte allo sviluppo dell’operatività dello scalo, ha certamente inciso sull’attuale situazione di malessere che coinvolge tutti i lavoratori interessati, con conseguente rischio per i livelli occupazionali coinvolgente anche l’indotto”.

Di fatti, la SACAL, non sarebbe riuscita ancora ad oggi a spiegare alle parti sociali, quali potranno essere le azioni da attuare per segnare un definitivo cambio di rotta dell’infrastruttura reggina, che, probabilmente, a causa dell’instabilità dettata dall’offerta commerciale, variabile e non definita secondo le tempistiche necessarie, sulla base dei dati ufficiali, ha comportato un ulteriore calo dei passeggeri nel 2018.

“Oltre al rispetto di tutti gli istituti contrattuali in essere e di ciò che riguarda il tema della sicurezza in ambiente di lavoro, si chiede il coinvolgimento delle figure istituzionali necessarie per adoperare in sinergia un piano di intermodalità, indispensabile per l’accessibilità dell’area aeroportuale, offrendo, in tal modo, la reale possibilità di usufruire agevolmente del sevizio di trasporto aereo interessante l’utenza dell’aerea metropolitana; quest’ultima, denunciante gli scarsi collegamenti attivi dalle periferie, con il T.Minniti, costringendola, talvolta, a doversi dirigere presso altre infrastrutture più distanti”.

Secondo la segreteria regionale, non basterebbe intensificare il traffico aereo su Reggio Calabria, senza che lo stesso possa essere accompagnato da un’adeguata politica di marketing in favore del massimo sfruttamento dell’offerta commerciale dei vettori.

L’assenza di dialogo, e le intese pregresse maturate e non rispettate, hanno certamente portato ad una situazione di congelamento, in cui la SACAL starebbe quotidianamente attuando piani d’azione unilaterali privi del confronto dovuto, e contro le quali il prossimo 13 aprile verrà espresso, ancora una volta, il disaccordo della UILT Calabria e di tutti i lavoratori per mezzo della prima azione di protesta sindacale, che sarà accompagnata da un sit-in nell’area antistante l’aeroporto dello stretto.

“La situazione generatasi, non ha ancora ad oggi consentito il ripristino dei normali livelli occupazionali non rendendo possibile l’eventuale ingresso in azienda dei tanti lavoratori licenziati a seguito del fallimento dell’ex società di gestione, che ha lasciato in stato di disoccupat, circa 60 persone. Per quest’ultime, è stato richiesto più volte l’autorevole intervento delle istituzioni interessate, che tuttavia tardano ancora ad oggi a far pervenire i segnali sperati utili a sopperire alla crisi sociale crescente nel territorio reggino”.

Qualora non dovessero arrivare risposte concrete, utili a segnare il regolare cammino professionale di tutti i dipendenti della SACAL coinvolti dall’azione di sciopero, si continueranno a mettere in campo tutti gli strumenti legittimi a sostegno della vertenza in atto.