Dipendenti Aeroporto dello Stretto, Cannizzaro: 'Deroga saltata, accordi disattesi'

"Un comportamento incomprensibile quello dei commissari Alitalia, per cui saranno chiamati a rispondere in Parlamento", le parole di Cannizzaro

Salta la deroga per i 35 dipendenti ex Alitalia dell’aeroporto dello Stretto. Ad annunciarlo con un post su Facebook l’On. Cannizzaro.

“Ore 2:00, notte fonda, orario poco “social”. Ma pubblico ora perché voglio che questo post passi come una #breakingNews. Tale è!

In questi giorni abbiamo lavorato sodo, con grande impegno e determinazione, mettendoci il cuore soprattutto, pensando ai 35 operatori ex Alitalia di #ReggioCalabria, riuscendo ad ottenere un RISULTATO INSPERATO, ossia la #DEROGA da parte di Enac per tutti i lavoratori, unico e solo strumento possibile per dare loro continuità lavorativa immediata.
Abbiamo messo insieme le parti: ALITALIA, ITA, ENAC e GOVERNO, concordando deroga e successiva operatività di handling avvalendosi della professionalità del personale reggino.

E con enorme soddisfazione abbiamo annunciato la soluzione (in accordo tra le parti) individuata insieme appunto per evitare discontinuità operativa degli addetti ex Alitalia”.

Invece proprio in queste ultimissime ore, i signori Commissari di Alitalia hanno disatteso sorprendentemente l’accordo che avrebbe salvaguardato la posizione DEI LORO STESSI #LAVORATORI. Un comportamento incomprensibile per cui saranno chiamati a rispondere in Parlamento, ricordando loro che non gestiscono cosa propria, bensì beni ed interessi di rilevanza pubblica nazionale.

Lo Stato si è assunto oneri e costi che in realtà graverebbero su Alitalia, tenendo al contempo l’indirizzo della salvaguardia dei posti di lavoro. Le linee guida seguite dal Governo sono pertanto in netta controtendenza rispetto a quanto decretato dai vertici Alitalia adesso.

Reggio Calabria risulta essere caso UNICO nel panorama nazionale e non saranno tre liquidatori, squisitamente pagati con soldi dei contribuenti, a colpire la dignità di 35 lavoratori e rispettive famiglie.

Maurizio, Monica, Domenico, Gianluca, Nino, Daniela, Giovanni, Valeria, Lucia, Antonio, Francesco, Silvia, Giovanna, Maria, Giuseppe, Palma, Paolo, Andrea, Antonino, Rita, Antonio, Domenico, Marco, Rosario, Gianluca, Aldo, Carmelo, Orazio, Antonio, Filippo, Marco, Vincenzo, Francesco, Domenico, Antonino …

NON SIETE SOLI e NON CI SIAMO ARRESI, stiamo battagliando per voi. ancora una volta per garantire ai lavoratori e alle loro famiglie un’esistenza dignitosa e libera.

NON ARRETREREMO di un millimetro fino a quando non raggiungeremo l’obiettivo!”, assicura il deputato di Forza Italia.