Aeroporto dello Stretto, gli Attivisti 5S: 'Ostaggio di Sacal. Offerta voli scandalosa'

"A medio termine risulta indispensabile costruire il nuovo Aeroporto del Mediterraneo a natura interregionale". La nota degli Attivisti M5S Reggio Calabria

“Gli anglosassoni sono soliti affermare «Can’t see the forest for the trees» per evidenziare il vizio dell’essere umano di perdersi dentro i dettagli (la corteccia degli alberi) scordandosi del quadro generale (la foresta).

Un clamoroso strabismo di prospettiva e visione che si adatta perfettamente al contesto politico sulla celeberrima vicenda dell’Aeroporto dello Stretto dove una strategia di corto respiro del gestore SACAL, al netto di risorse riprogrammate (Contratto Istituzionale di Sviluppo) ed altre fonti di approvvigionamento finanziario che – evidentemente – non sono utilizzati correttamente, perpetua l’isolamento dello scalo reggino dal territorio circostante e la sua marginalizzazione in conseguenza della totale assenza di strutturazione in senso intermodale di questo fondamentale volano di sviluppo economico del territorio dell’area integrata dello Stretto.

Per non parlare poi della, attuale, scandalosa offerta volativa in termini numerici ed operativi che ci ha portato al di sotto dei 150.000 pax (passeggeri annui), anche qui indipendentemente dalla prossima scadenza del 24 aprile per le offerte delle compagnie interessate (rotte per Bologna, Torino e Venezia) con tanto di 13 milioni messi sul piatto e dal prossimo via libera Enac alla nuova procedura strumentale per migliorare l’operatività di volo.

A cosa servono l’adeguamento, la riqualifica e l’ampliamento dell’aerostazione (mentre esprimiamo riserve sull’intervento di rifacimento della pista) da parte costituendo Consorzio, un piano industriale da 60 milioni, un emendamento parlamentare da 25 milioni e l’abbattimento della categoria C se rimaniamo ostaggi di una società di gestione incapace di programmare una strategia di sviluppo che preveda l’attuazione della continuità territoriale, il riconoscimento della rilevanza strategica a valenza internazionale, l’applicazione della normativa sulle tariffe sociali e la mancata valutazione circa la costruzione di un nuovo terminal intermodale collegato armoniosamente a sistemi di trasporto stradali, marittimi e ferroviari moderni ed efficienti corredati da un sistema di bigliettazione integrata?

Menzione a parte per la tragicomica farsa della ZES (Zona Economica Speciale) dentro il recinto aeroportuale con tanto di futuri insediamenti delle attività produttive sulle piste e di decollo ed atterraggio e non, come sarebbe stato ovvio, nella zona industriale di San Gregorio-Pellaro San Leo a conferma di inesistenti know-how specifici sull’argomento o, peggio, di un subdolo disegno avente come obiettivo la chiusura dello scalo.

Quindi, da una parte una politica locale di centrodestra autocelebrativa, miope, ottusa e perennemente concentrata sui propri interessi di partito, dall’altra Istituzioni di Comune e Città Metropolitana inermi, pavide e cerchiobottiste con la ciliegina sulla torta di un gestore con concessione ultratrentennale confusionario, inadeguato e meritevole di subire un’azione finalizzata alla revoca della concessione (da parte di Enac oppure a seguito di ricorso alla Corte di Giustizia Europea) per inadempienza contrattuale, un management con la testa ed il cuore a Lamezia Terme che non ha certo come priorità la tutela del diritto alla mobilità di cittadini reggini e messinesi continuando nella propria suicida strategia concorrenziale dei tre scali calabresi.

Ed allora, cosa serve per decollare liberandoci definitivamente dallo stallo politico e manageriale, magari ritornando presto ai 700,000 pax dell’altrettanto problematica gestione SOGAS? Da subito si deve mettere mano all’attuale, schizofrenico, operativo voli perlomeno anticipando il Milano Linate alle ore 7.00 con rientro in serata e riportando il giornaliero su Roma Fiumicino alle ore 7.30 (sempre con rientro serale) per consentire all’utenza messinese di raggiungere lo scalo in modo conveniente senza doversi svegliare notte fonda per poter viaggiare verso la capitale. A breve termine, è mandatoria una nuova governance attraverso la subconcessione quinquennale alle istituzioni locali reggine e messinesi (e magari ad un auspicato fondo di gestione internazionale) da parte di SACAL. A medio termine risulta indispensabile costruire il nuovo Aeroporto del Mediterraneo a natura interregionale con piazzale aeromobili lato ferrovia e collegato con le altre vie marittime e stradali.

Questa è la nostra visione politica. Questa l’indicazione di un percorso chiaro e virtuosamente prospettico. Al servizio di una baricentrica piattaforma logistica al centro del Mediterraneo con caratteristiche uniche e delle popolazioni (oltre un milione di persone) che abitano quella che in un prossimo futuro non potrà che divenire la straordinaria Regione dello Stretto”.

Gruppo di Lavoro “Infrastrutture e Trasporti” – Attivisti M5S Reggio Calabria