Al liceo da Vinci la conferenza di presentazione dei risultati nazionali del percorso biomedico

Le ore di lezione sono 150 nel triennio, 50 per ogni annualità scolastica

Lunedì 28 gennaio 2019 alle ore 11,30, presso  l’Aula Magna del liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria si terrà la conferenza stampa di presentazione dei risultati del percorso nazionale di biomedicina promosso dal Liceo Reggino e dall’Ordine Provinciale dei Medici. Interverranno: prof.ssa Giuseppina Princi dirigente scolastico del liceo capofila di rete e componente cabina di regia MIUR-FNOMCEO, dott. Pasquale Veneziano Presidente Ordine dei Medici e componente cabina di regia FNOMCEO, prof.ssa Francesca Torretta docente referente del progetto nazionale per la componente docente, dott. Domenico Tromba referente scientifico per la componente medica, ingegnere Stefano Infantino gestore della piattaforma.

Grazie al protocollo sottoscritto dalla Direzione Generale degli Ordinamenti Scolastici del Ministero e dalla Federazione Nazionale dei Medici e dei Chirurghi (FNOMCEO) il modello del “da Vinci” è da quest’anno sperimentato in 80 licei classici e scientifici ( a fronte di circa 300 candidature) distribuiti in tutte le regioni d’Italia, coordinati dall’istituto di Reggio Calabria e selezionati  da una Cabina di Regia del MIUR sulla base di apposito bando espletato nelle Provincie nelle quali i rispettivi Ordini dei Medici hanno dato la disponibilità alla FNOMCEO a realizzare il percorso e quindi, imprescindibile la sinergia tra i licei designati dal MIUR e gli Ordini dei Medici segnalati dalla Federazione. Oltre il liceo da Vinci, i licei calabresi autorizzati sono: il liceo scientifico “Fermi” di CS, liceo classico “Telesio” CS, Liceo scientifico “Siciliani” CZ, Istituto “Bonelli” Crotone.

Più di tremila studenti, oltre seicento formatori tra docenti di scienze e  medici, 80 licei scientifici e classici individuati tramite bando del Miur: sono i numeri del secondo  anno di sperimentazione nazionale di biomedicina. Tutti gli istituti scolastici dopo essere stati abilitati nella piattaforma gestita dal liceo da Vinci, stanno puntualmente scaricando il materiale didattico, i test valutativi da somministrare agli studenti e i circa 5000 voucher per la compilazione anonima dei monitoraggi iniziali dalla cui elaborazione informatica, si è evinto l’alto indice di gradimento degli studenti registrati nel percorso.

Il percorso prevede l’introduzione nel piano di studi degli studenti della disciplina “biomedicina”. Le ore di lezione sono 150 nel triennio, 50 per ogni annualità scolastica di cui: venti ore di lezioni teoriche tenute dai docenti di biologia dei licei, venti ore di lezioni gratuite tenute da medici forniti dagli Ordini, dieci ore presso strutture sanitarie individuate dagli Ordini dei Medici Provinciali. All’interno del monte ore di docenza affidata ai medici, sono previsti incontri seminariali presso le sedi dei vari Ordini Provinciali dei Medici durante i quali gli studenti possono comprendere il ruolo dell’Ordine e delle istituzioni sanitarie, il codice di deontologia medica e i molteplici ambiti della professione medica. Obiettivo del percorso formativo è oltre che permettere agli studenti di acquisire solide competenze scientifiche attraverso la padronanza delle procedure e dei metodi di indagine propri della Biomedicina

La sperimentazione è al vaglio della settima Commissione al Senato quale modello alternativo al numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina. «Il numero chiuso a Medicina è superabile nel tempo con adeguati investimenti e attraverso un percorso selettivo che parta dalla scuola. L’introduzione dell’educazione sanitaria alla secondaria non sarebbe una novità. Chi auspica che Medicina diventi materia di studi al pari di Matematica e Geografia, può già contare sulla significativa esperienza di Reggio Calabria». Lo afferma Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura al Senato e responsabile Istruzione della Lega, che spiega:

Convinto della necessità e dell’importanza che nella scuola vi sia un indirizzo di studi biologico sanitario, sto sostenendo coinvolgendo anche la CRUI, il percorso di “biologia con curvatura biomedica” ideato e sperimentato dal liceo scientifico “Leonardo da Vinci” e dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria sin dal 2011.