All’auditorium Clara Travia Cassone il convegno “Dalla diagnosi infausta alla speranza della terapia prenatale”

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Gaetano e Valentina lo avevano desiderato questo bambino. Ma un giorno, al terzo mese di gravidanza, scoprono che Matteo ha una grave malformazione. Matteo non ce la può fare a sopravvivere ma i suoi genitori decidono di proteggerlo, di non abbandonarlo. Matteo nasce, viene battezzato e poi muore. Ma nella mente e nel cuore di Gaetano e Valentina restano i baci dati a quel corpicino appena nato, il suo profumo di vita e la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. Come qualunque genitore avrebbe fatto.Da questa storia vera, con protagonisti due giovani reggini, nasce la due giorni sul senso della vita e sulla incompatibilità alla vita promossa in collaborazione con la Federazione Calabrese dei Consultori di ispirazione cristiana, l’Associazione Italiana Ginecologi e Ostetrici Cattolici e la Fondazione Clara Travia Cassone.Un convegno dal titolo “Dalla diagnosi infausta alla speranza della terapia prenatale” si terrà sabato 25 ottobre presso l’auditorium Clara Travia Cassone, in via Umberto Boccioni a Reggio Calabria con inizio alle ore 16.Interverranno il dott. Antonio Oriente (Dirigente Dipartimento Tutela Materno Infantile Asp Messina) e il prof. Giuseppe Noia (Docente di Medicina dell’Età Prenatale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma e Primario Day hospital di ostetricia – Dipartimento per la tutela della salute della donna e della vita nascente al Policlinico Gemelli). Ci sarà spazio per le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona storie simili a quella di Gaetano Mazzacuva e Valentina Arcati.Domenica 26 ottobre alle ore 19 appuntamento presso i locali della parrocchia di San Luca Evangelista a Reggio Calabria per un momento di preghiera e di riflessione sulla preziosità della vita umana nel grembo materno