Anassilaos, serie di incontri dalla “Battaglia del Solstizio” a “Vittorio Veneto”
06 Agosto 2018 - 09:51 | di Vincenzo Comi
“Dall’inutile strage alla pace”. E’ questo il tema di una serie di incontri promossi dall’Associazione Anassilaos e dedicati al centenario della fine della Grande Guerra (1918-2018).
Si comincia con una conversazione del Dott. Luca Pellerone, giovanissimo studioso di storia sul tema “Dalla battaglia del solstizio a Vittorio Veneto” che analizza gli eventi bellici degli ultimi mesi di guerra.
La battaglia del Solstizio (o seconda battaglia del Piave) e quella di Vittorio Veneto sono state due battaglie fondamentali e decisive non soltanto per le sorti del Primo conflitto mondiale, ma anche per le sorti dell’Italia. “La battaglia del Solstizio” – nome utilizzato per la prima volta dal poeta Gabriele D’Annunzio -, svoltasi tra il 15 e il 24 giugno 1918, fu combattuta tra il Regio Esercito Italiano e l’esercito Imperiale austro-ungarico, ed è degna di nota poiché impegnò gli austroungarici nella loro ultima grande offensiva della Prima guerra mondiale: lo scopo era di abbattere definitivamente la resistenza italiana, impadronirsi delle riserve di cibo nemiche, costringerlo alla resa e spostare le armate sul fronte francese, in sostegno dell’alleato tedesco. Gli austro-ungarici però sottovalutarono la resistenza del nemico, non immaginando che gli italiani potessero essersi ripresi dal colpo subito l’anno prima a Caporetto. Fu un errore decisivo, e la vittoria italiana in questa battaglia segnò il preludio della sconfitta definitiva austriaca con la battaglia di Vittorio Veneto, combattuta tra il 24 ottobre e il 4 novembre 1918, che costituì l’ultimo scontro armato tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico.
In questa occasione fu l’esercito italiano a passare all’attacco, fortemente sollecitato dagli alleati che erano già passati all’offensiva generale. La battaglia fu caratterizzata da una prima fase nella quale l’esercito austro-ungarico riuscì ad opporre ancora una valida resistenza, seguita da un improvviso crollo che segnò la fine delle ostilità, non solo sul fronte italiano, ma di tutto il conflitto mondiale.
L’importanza della battaglia di Vittorio Veneto risiede proprio in questo, cioè nell’avere posto fine anticipatamente ad una guerra che andava avanti ormai da cinque anni, e che senza questa vittoria italiana avrebbe potuto proseguire almeno per un altro anno.