Anche a Reggio Calabria i 'Baby Pit Stop' di Unicef

Il Baby Pit Stop UNICEF è un servizio gratuito, un angolo di tranquillità, sicuro, dedicato a tutte le mamme

Allattare al seno è un gesto semplice e naturale che tutte le mamme dovrebbero poter fare ovunque, ma che a volte risulta difficile, se non proibitivo.

Per questo l’UNICEF Italia, nell’ambito dell’iniziativa “Ospedali & Comunità Amici dei Bambini”, si pone come obiettivo l’allestimento in Italia – a cominciare dalle proprie sedi territoriali: i Comitati Provinciali e i Punti di Incontro – di 1.000 Baby Pit Stop UNICEF: ambienti protetti, in cui le mamme si sentano a proprio agio per allattare il loro bambino e provvedere al cambio del pannolino.

Cosa sono i Baby Pit Stop

L’allattamento al seno non ha orari fissi, né un numero definito di poppate nell’arco della giornata. Esistono molteplici modi di allattare ed è difficile per le mamme prevedere dove e quando il bambino chiederà di nutrirsi. Inoltre, molte mamme prolungano l’allattamento ben oltre i primi mesi di vita dei bambini, ottemperando alle raccomandazioni dell’UNICEF e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Il Baby Pit Stop (BPS) prende il nome dalla nota operazione del “cambio gomme + pieno di benzina” che viene effettuata in tempi rapidissimi durante le gare automobilistiche di Formula Uno. Nei BPS il cambio riguarda il pannolino, e il “pieno” è di sano latte materno, ricco di nutrienti e di anticorpi.

Anche a Reggio Calabria

Il Baby Pit Stop UNICEF è un servizio gratuito, un angolo di tranquillità, sicuro, intimo, dove le mamme possono sostare per allattare e provvedere al cambio del pannolino.

Anche Reggio Calabria ha aderito all’iniziativa, da qualche mese infatti ci sono tre punti Baby Pit Stop attivi, di cui il primo presso la biblioteca comunale “Pietro De Nava”.

“Una novità per questa città che è stata pensata – spiega Emanuele Mattia, presidente del comitato Unicef per la provincia reggina – non soltanto per promuovere la salute del bambino, ma anche come atto a sostegno delle pari opportunità a favore delle madri. Che pertanto non sono costrette a restare a casa, ma possono allattare mentre sono fuori, magari dopo aver letto un libro”.

Gli altri due Baby Pit Stop reggini si trovano all’asilo nido comunale “Il Mago di Oz”, nel quartiere di Archi e all’asilo nido del Cedir, il Centro direzionale che ospita uffici comunali e giudiziari. Ma con un’avvertenza: “Ai Baby Pit Stop possono accedere tutte le mamme, non solo quelle dei bambini che frequentano gli asili”, sottolinea ancora Emanuele Mattia.

I Baby Pit Stop Unicef a Reggio Calabria nascono dalla collaborazione tra comitato provinciale Unicef e Comune, su impulso del Gruppo locale di Nati per Leggere (Npl), programma nazionale ideato da realtà associative impegnate a sensibilizzare le mamme e più in generale le famiglie all’importanza della lettura rivolta alle bambine e ai bambini dai sei mesi ai sei anni di età.

I Baby Pit Stop Unicef  diventano quindi luoghi deputati alla promozione della lettura per l’infanzia ma anche per favorire l’allattamento al seno, che l’Unicef valorizza – in sintonia con l’orientamento dell’Organizzazione mondiale della sanità – attraverso un programma nazionale, che però non esclude a priori le donne che volessero usare i biberon, purché ciò non si traduca in forme di pubblicità di prodotti sostitutivi del latte materno.