Ancora una volta un bentornato ad Emanuele Belardi. Anche se adesso…

E’ sempre un piacere rivederlo. Torna alla Reggi

E’ sempre un piacere rivederlo. Torna alla Reggina per la quarta volta Emanuele Belardi.

Torna per dirigere quel settore giovanile che conosce bene, perché in quel vivaio lui è cresciuto calcisticamente arrivando a Reggio Calabria ancora giovanissimo.

Un percorso quello in amaranto che lo colloca di diritto tra i giocatori dentro la storia della Reggina a pieno titolo. Persona intelligente, equilibrata e dai modi garbati, viene spesso ricordato per quell’indimenticabile esordio in serie A con il Milan e quella straordinaria parata sul rigore battuto da Shevchenko, la prima partita di una lunga serie. Ci sono le esperienze successive con Napoli, Modena, Catanzaro, Juventus e Udinese.

Al richiamo del presidente Foti, gennaio 2012, ha risposto per la seconda volta presente, c’era necessità di un portiere di esperienza per un campionato di serie B che si stava complicando. A fine stagione la delusione per un rinnovo che Emanuele si aspettava e che non è arrivato, quindi altre esperienze con Cesena, Grosseto, Pescara e Pune City. In India con l’idea di chiudere divertendosi in un campionato nuovo, insieme a vecchia amici.

Ma c’è ancora la Reggina che ha bisogno del suo contributo. Belardi torna ancora una volta, l’impresa è di quelle quasi impossibili. Una stagione tribolata che finisce in maniera esaltante con la doppia vittoria al play out contro il Messina. Sarà quella l’ultima partita per lui, ma anche per la Reggina Calcio, arriverà dopo qualche mese il fallimento.

Oggi, con la società amaranto diretta dalla famiglia Praticò, Emanuele Belardi è pronto a tornare per la quarta volta, il ruolo non è più quello del portiere, ma come direttore del settore giovanile. Difficile dire adesso se questa per lui è la sfida più difficile, sicuramente un compito di grande responsabilità. Ci ha riflettuto molto, sbaglia di pensa che la scelta sia stata semplice. Il contratto di tre anni non rappresenta per l’ex portiere una garanzia economica, quanto invece la certezza di poter sviluppare un progetto che necessita di tempi lunghi. L’ufficializzazione tra domani e venerdi.

Un grosso in bocca al lupo ad Emanuele, certi che vincerà anche questa sfida.

M.F.