Linea dura sugli illeciti ambientali: sequestrato un altro frantoio oleario
Frantoio sequestrato ad Anoia: Guardia Costiera di Gioia Tauro contro l’inquinamento dei corsi d’acqua nella Piana
22 Novembre 2024 - 11:02 | Comunicato Stampa

Prosegue incessante e persistente l’attività di controllo della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Gioia Tauro, mirata a reprimere i fenomeni di inquinamento dei corsi d’acqua causati dallo scarico abusivo dei residui della lavorazione delle olive.
Sequestrato un frantoio ad Anoia
Nella giornata di ieri, il personale della Guardia Costiera ha deferito all’Autorità Giudiziaria di Palmi il titolare di un frantoio situato nel Comune di Anoia (RC) per violazioni delle norme in materia ambientale.

Il titolare dell’impianto, privo di qualsiasi titolo autorizzativo per esercitare l’attività, stoccava illecitamente le acque di vegetazione provenienti dal ciclo produttivo delle olive in una vasca interrata priva di idonea impermeabilizzazione, provocando potenziali fenomeni di ruscellamento dei reflui nei terreni circostanti.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Palmi, l’opificio è stato posto sotto sequestro.
Un impegno per la tutela del territorio
L’operazione rientra nel programma di attività della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, che estenderà i controlli a tutti gli altri impianti di produzione potenzialmente inquinanti. Questa attività è finalizzata a reprimere abusi e comportamenti illeciti in materia ambientale, proteggendo la qualità della vita dei cittadini della Piana.
La Guardia Costiera invita la popolazione a segnalare qualsiasi attività sospetta che possa rappresentare un rischio per l’ambiente, contribuendo a difendere il territorio da fenomeni di abusivismo e inquinamento.
