Talenti Reggini - Antonia Laganà e il sogno Sanremo: "La musica è la mia vita"

di Pasquale Romano - A metà di un sogno. Per ogni

di Pasquale Romano – A metà di un sogno. Per ogni cantante italiano che si rispetti, il palco di Sanremo è da sempre il traguardo più ambito, luogo depositario di speranza e al contempo timori, miraggio eternamente all’orizzonte. Per la reggina Antonia Laganà, passata con il brano ‘Parli’ attraverso la cruna di un ago (da 660 aspiranti ai 16 finalisti di ‘Sarà Sanremo’), adesso c’è soltanto l’ultimo ostacolo da superare.

Il 15 dicembre, nel corso di una serata che andrà in onda su Rai 1, verranno selezionati i 6 giovani che prenderanno parte al Festival di Sanremo nell’edizione 2018. “Per me è già una grande soddisfazione essere arrivata a questo punto, adesso vedo il grande sogno a un passo, vicino ad essere realizzato. Sono già proiettata con la mente alla serata del 15 dicembre, non vedo l’ora di salire sul palco e cantare”, afferma Antonia ai microfoni di Citynow.

Claudio Baglioni il presentatore e direttore artistico dell’edizione 2018 di Sanremo, il celebre cantautore ha seguito in prima persona l’esibizione dei 68 aspiranti al Festival: “Lo definirei un galantuomo. Ci ha incoraggiato, stretto la mano e dato forza. Lui –ricorda Antonia- assieme al suo staff di collaboratori, mi ha selezionato tra i 68 cantanti permettendomi così di accedere a ‘Sarà Sanremo’. Come ho reagito quando ho saputo di essere tra i finalisti? Non ci credevo, mio fratello ha dovuto darmi uno schiaffo (ride, ndr)...”.

Aprendo il cassetto dei ricordi, la cantante reggina torna agli inizi di una passione mai abbandonata, anzi cresciuta nel corso degli anni. “Canto da sempre, già all’asilo da bambina facevo le mie prime recite sul palco. Ho iniziato presto la scuola di canto presso la Ams di Giovanna Gilda Severino, avevo 11 anni.  Da quel momento, non ho più smesso e ancora oggi punto fortemente a crescere e migliorare”.

La musica come sfogo, oasi di serenità dove rifugiarsi. Per Antonia, il palco è sempre stato fedele compagno di vita: “Quando canto, mi sento me stessa al 100%. Il mio umore spesso vive alti e bassi, causati dalla forte emotività.  L’emozione che provo nel cantare è un qualcosa di inspiegabile, la sento come un’esigenza. So che lo farò per sempre, a prescindere da quello che sarà il mio percorso artistico”.

La cantante reggina ha punti di riferimento precisi all’interno della musica italiana, legati a doppio filo alle sue radici: “Mi piace cantare i brani di artisti internazionali come Alicia Keys e Jill Scott. Nel mio cuore però c’è uno spazio speciale per una reggina doc, Mia Martini. Ho i brividi quando si tratta di cantare un suo brano“.

Proprio all’indimenticabile cantante nata a Bagnara è legata una delle maggiori soddisfazioni ottenute sinora da Antonia Laganà nel suo percorso professionale: “Nel 2008 ho vinto a 16 anni il premio ‘Mia Martini’ come migliore interpretazione con il brano ‘Ancora un po’ di te’. E’ stato un bel punto di partenza, quella felice esperienza mi ha legato ulteriormente alla figura di Mia Martini”.

I talent show, in modo del tutto inevitabile, finiscono per incrociare prima o poi le speranze di un cantante. Antonia Laganà ha vissuto questa esperienza nel 2013, nella trasmissione ‘The Voice of Italy’, in onda su Rai 2: “Sono arrivata alla fase della ‘Battle’, in generale mi ha lasciato e insegnato tanto partecipare a quel programma. Ero in squadra con Noemi, ho avuto modo di lavorare con artisti del calibro di Mario Biondi. In quel periodo però, a livello personale, ero particolarmente sensibile e insicura, non credo di aver dato il massimo di me stessa”.

Di quella che sembra l’unica via per l’attuale generazione di cantanti per arrivare alla notorietà, Antonia ha sentimenti ambivalenti: “Seguo e apprezzo i talent show in tv, in futuro non escludo di poter partecipare nuovamente ad un programma. E’ il mezzo più forte e immediato per presentarsi al pubblico, far arrivare le proprie qualità. Perchè non si rimane sulla cresta dell’onda e si rischia spesso di ‘sparire’? Il talent ti assicura visibilità, ma devi saperla gestire. E’ importante in questo senso lo staff e i collaboratori che seguono un cantante, perchè purtroppo c’è anche ci pensa solo a usarti”.

La cantante reggina si dedica con passione e determinazione alla musica, ma non in modo esclusivo. “Studio Giurisprudenza all’Università Mediterranea. Mi sembra quasi di ‘rubare’ del tempo alla musica e questo mi fa stare male in alcuni momenti. Sono destinata a vivere di musica, se non potrà essere un lavoro allora rimarrà la mia più grande passione”.

Musica nel destino, il fato secondo Antonia sarà con lei sul palco di Sanremo, il prossimo 15 dicembre. “Andrà come deve andare, se è scritto che dovrò partecipare al Festival sarà così. Sono consapevole che dovrò esibirmi davanti a milioni di telespettatori, già avverto la tensione ma l’importante è che il pubblico apprezzerà il brano. Dovesse andar male, sarò ugualmente felice per essere arrivata sino a lì. Ovviamente invito tutti i reggini, e calabresi (sarà l’unica calabrese in gara, ndr) a votarmi da casa”.

Antonia all’anagrafe ma per amici e parenti da sempre Antonella (“Ho deciso di farmi chiamare Antonia per quanto riguarda il percorso musicale. Mi permette di separare la cantante dalla persona, sono Antonella nella vita di tutti i giorni e Antonia sul palco”) ha ancora tanti sogni da realizzare e una precisa definizione per la propria voce : “Proseguire nel mio percorso, vivere in musica grazie alle emozioni che mi dona. La mia voce? E’ come il velluto…”.

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