"A scuola classi separate per i disabili". Bufera su Vannacci, la replica del Garante Siclari

"Vannacci commette un grave errore di sottostima della realtà quando parla di classi separate per le persone con disabilità", le parole di Siclari

“Credo che delle classi con caratteristiche separate aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare”, “Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità.

Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico”. Il generale sostiene poi che l’aborto sia “un’infelice necessità alla quale le donne sono costrette a ricorrere. Non credo che sia un diritto”.

È uno dei passaggi chiave dell’intervista del generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle Europee, a La Stampa.

Alle parole di Vannacci, contestate da diversi esponenti a livello nazionale, è seguita la replica del Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità della Regione Calabria, Ernesto Siclari.

“Senza scomodare i fantasmi del nazismo nè la rupe del Taigeto e fuori da ogni ipotesi ideologica e strumentale, credo che Vannacci commetta un grave errore di sottostima della realtà quando parla di classi separate per le persone con disabilità, a suo dire, utili a concentrare le attenzioni formative specializzate sulle stesse.

La ritengo una idea sbagliata fondata su un elemento di assoluta incertezza sul quale poggia il suo ragionamento e cioè la mancata considerazione e consapevolezza dei risultati che la condivisione, il coinvolgimento e la partecipazione alla vita quotidiana vissuta accanto a tutti gli altri compagni di classe hanno fatto conseguire negli ultimi decenni, sfruttando quell’elemento psicologico rivelatosi fondamentale allo sviluppo fisico e morale di chi prova sulla propria pelle la disabilità”.

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Il Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità della Regione Calabria, Ernesto Siclari

La replica di Siclari a Vannacci

“È fondamentale inquadrare la faccenda nell’ottica di una legislazione universale che traccia appunto un percorso che ha condotto al raggiungimento di obiettivi specifici, consentendo di sfruttare la componente emotiva utile a dare risposte stupefacenti in tema di integrazione e nella visionaria ma raggiungibile idea di tramutare la disabilità in arricchimento culturale, artistico e intellettivo.

E una persona che trasformi grazie alla psicoterapia positiva la sua disabilità in risorsa per la società, mettendo in pratica le proprie potenzialità e offrendo talento e capacità al servizio della causa comune, altro non fa che dare il proprio personale contributo alla crescita sociale e costituisce una vera vittoria per un Paese democratico, civile e moderno.

Dunque, ritengo che Vannacci proceda erroneamente e frettolosamente ad individuare una soluzione che punta con ogni probabilità a fornire maggiori e più specializzate attività formative per gli studenti con disabilità, ma che sotto un profilo emozionale frenerebbe bruscamente gli enormi risultati che negli ultimi decenni vengono annotati sul registro del coinvolgimento e della integrazione.

Peraltro, al raggiungimento delle finalità indicate dallo stesso si potrebbe giungere molto più semplicemente intensificando e arricchendo di maggiori sforzi, competenza, professionalità e impegno le attività formative già esistenti e dedicate alle persone speciali, ma continuando a farlo sui banchi delle stesse aule italiane proprio accanto… ai loro compagni di scuola”, conclude il Garante Siclari.