La carica degli 'anti-Falcomatà': Zimbalatti e Albanese passano a destra? Martino indecisa

Così come successo in passato con Marcianò, Anghelone, Neri e Cardia, il sindaco (e il centrosinistra) perdono i pezzi. I cambi possibili e le scelte da compiere

Si entra nel vivo della campagna elettorale per le europee…ma a Reggio Calabria già si respira clima da comunali. Tra due anni, salvo novità, l’appuntamento con le urne che dovrà designare il primo sindaco “D.F.”, inteso come Dopo Falcomatà, con il doppio mandato dell’attuale sindaco che non potrà vedere una terza replica.

Come sempre, l’avvicinamento ad un’elezione comunale vede cambi di casacca, da destra e sinistra e viceversa, dovuti il più delle volte ai convincimenti rispetto a quale sarà la coalizione favorita e alla possibilità personale di essere eletti. In questo caso, ma non è la prima volta, bisogna aggiungere alle motivazioni anche l’avversione al sindaco Falcomatà e in generale verso l’amministrazione di cui si è fatto parte.

E’ il caso, ad esempio, di Nino Zimbalatti e Rocco Albanese. Il primo, dal giorno del rientro dopo la sospensione in ambito del Processo Miramare, non ha mai risparmiato critiche e ha parlato di una fiducia “non incondizionata” nei confronti dell’amministrazione Falcomatà.

Il secondo, Albanese, in un’ipotetica classifica dei più delusi (per non dire furiosamente arrabbiati) degli esponenti di giunta fatti fuori da Falcomatà dopo il rimpasto, vincerebbe a mani basse. L’ex assessore ai lavori pubblici non perde occasione, pubblicamente e in privato, per lanciare strali verso tutti: Falcomatà, Pd e vecchi (e nuovi) esponenti di giunta.

Entrambi, Albanese e Zimbalatti, secondo quanto raccolto sono vicini a passare tra le file del centrodestra. Il primo segnale il passaggio dell’ex segretario Pd Giuseppe Strangio tra le fila di Forza Italia, stesso partito che potrebbe presto accogliere Zimbalatti e Albanese.

E’ ancora presto per comunicare ufficialmente i due passaggi, clamorosi considerato che si tratta infatti di storici esponenti di centrosinistra, pronti a cambiare sponda e sposare il progetto del centrodestra.

Si tratta in pratica di un dejà-vu in salsa esperta: mentre nel prossimo futuro due esponenti dalla lunga militanza nel centrosinistra potrebbero trascolare a destra, in passato lo stesso hanno fatto Armando Neri e Mario Cardia, due ex fedelissimi di Falcomatà che hanno fragorosamente rotto, anche umanamente, con il primo cittadino. Stesso percorso che, tornando ancora più indietro, avevano altri due ex assessori ovvero Angela Marcianò e Saverio Anghelone.

La carica degli ‘anti-Falcomatà’ potrebbe non esaurirsi qui. Mentre i passaggi di Zimbalatti e Albanese sembrano vicini a materializzarsi, lo stesso non può dirsi anche dell’ex assessore alle attività produttive Angela Martino. Ma non può nemmeno escludersi.

Angela Martino (al pari di Rocco Albanese, Demetrio Delfino, Francesco Gangemi, Giuggi Palmenta e Irene Calabrò) fa parte dei 6 assessori non confermati da Falcomatà, un plotoncino accomunato dalla fortissima delusione per aver dovuto salutare anzitempo. L’ex assessore alle attività produttive, secondo quanto raccolto, non ha più avuto interlocuzioni con il Pd dal giorno del defenestramento e non esclude, anzi, un futuro politico altrove.

A differenza di Zimbalatti e Albanese però, nessuna decisione è già stata presa e soprattutto non è certo il passaggio nel centrodestra. Martino valuterà con calma e attenzione i diversi progetti politici e candidati a sindaco, soltanto successivamente prenderà una decisione che potrebbe essere anche quella di abbracciare un contenitore civico. Appare certo però che l’esperienza politica dell’ex assessore alle attività produttive non si è fermata alla brusca interruzione con l’amministrazione Falcomatà.

E’ indecifrabile, ad oggi, il futuro di Giuggi Palmenta (non si sono registrate dichiarazioni o prese di posizione da parte dell’ex assessore in quota Dp) mentre Francesco Gangemi nonostante il siluramento ha usato parole dolci verso Falcomatà ed è senza dubbio l’esponente della precedente giunta ad aver mantenuto i rapporti più distesi con il primo cittadino.

Per quanto riguarda Irene Calabrò e Demetrio Delfino, la prima (dopo aver vinto un concorso al Ministero degli Interni) ha intrapreso una nuova avventura professionale presso la Prefettura di Reggio Calabria e non è chiaro se tornerà in prima persona nell’agone politico, mentre Delfino potrebbe far parte di un contenitore di sinistra che proporrà alle prossime comunali reggino un candidato sindaco autonomo, diverso da quello espresso dalla coalizione di centrosinistra. Secondo rumors, il nome potrebbe essere quello dello stesso Delfino.