Da Gangemi parole al miele verso Falcomatà: "Io fuori dalla giunta, ma l'affetto rimane"

L'ex assessore: "Le assunzioni al Comune principale soddisfazione, chieda scusa chi ha parlato di concorsi truccati. Non sarà facile abbassare le tariffe"

Francesco Gangemi saluta Palazzo San Giorgio ma non serba rancore nei confronti di Giuseppe Falcomatà. L’ex assessore fa parte dell’elenco di esponenti allontanati dal primo cittadino ma sceglie un commiato diverso rispetto ad Angela Martino e Irene Calabrò. La prima non usato mezzi termini nei confronti di Falcomatà e anche del Partito Democratico, più diplomatica (ma sempre ferma e delusa) l’ex assessore al Bilancio.

Ai microfoni di CityNow, Gangemi racconta del commiato forzato dalla Giunta Falcomatà.

“Amarezza o dispiacere? No, anche se certamente avrei preferito continuare. L’ho saputo dopo un’interlocuzione con il sindaco, i motivi restano tra me e lui. La prerogativa di comporre la Giunta è del primo cittadino, io credo di aver fatto il mio dovere con trasparenza e serietà.

L’affetto per falcomatà rimane quello di sempre, so come funziona la politica e sono cose che possono accadere. Continuo la mia vita serenamente”, le parole di Gangemi, che dimostra di rispettare anche la legge che prevede le dimissioni per i consiglieri prima di entrare in Giunta, senza possibilità di farvi rientro in caso di interruzione anticipata del percorso: “A mio modesto parere sarebbe più corretto poter rientrare nel consiglio per gli assessori mandati via anzitempo, ma la legge prevede questo”.

L’ex assessore comunale si sofferma sul nuovo esecutivo e assicura la fedeltà al centrosinistra anche da fuori Palazzo San Giorgio: “Conosco molti esponenti della nuova Giunta, sono tutti professionisti di qualità ma devono essere supportati dai dirigenti. Faccio parte della maggioranza e se serve sono pronto a dare il contributo. Da dove sarei partito in questo 2024 se fossi rimasto in Giunta? Dalla gestione oculata del patrimonio edilizio, dando decoro e manutenzione a queste abitazioni”.

Gangemi: “Concorsi svolta storica”

Nei mesi scorsi, una novità per certi versi storica a Palazzo San Giorgio. Dopo anni di immobilismo, finalmente l’amministrazione ha proceduto con nuove assunzioni, boccata d’ossigeno fondamentale per la pianta organica. Gangemi, da Assessore al personale, ha seguito in prima persona tutto l’iter.

“Rappresentano la principale soddisfazione personale di questi anni. Ringrazio tutti i dirigenti che mi hanno supportato, non era una cosa scontata. Era nel programma del sindaco Falcomatà, io ce l’ho messa tutta per centrare l’obiettivo. Tutto si è svolto nella massima trasparenza, al di là di sterili polemiche.

Qualche giovane so che non ha partecipato per le voci sui concorsi truccati, chi le ha messe in giro chieda scusa non a me ma alla città.

Concorso in modalità da remoto? Scelta dettata da un momento particolare legato al Covid, non ci potevamo permettere il lusso di ritardare il concorso, era vitale immettere i dipendenti”, chiarisce Gangemi rispetto al concorso che ha permesso di assumere circa 130 nuovi dipendenti dell’amministrazione comunale.

Nei prossimi anni ci saranno altre assunzioni al Comune assicura Gangemi: “Le porte finalmente sono spalancate. Il problema sta tutto li, il sottodimensionamento della pianta organica una delle principali difficoltà incontrate assieme al piano di riequilibrio. Ipotizzare un numero di assunzioni per il 2024? E’ complicato, serve il piano occupazionale triennale prima di poterle delineare nel dettaglio ma sicuramente ce ne saranno altre”.

L’ex assessore sui Tributi e l’emergenza abitativa

Gangemi in questi anni ha seguito in prima persona anche la delega sui tributi, tra le più alte d’Italia. Sulla possibilità per i reggini di avere finalmente tasse più basse, non si sbilancia.

“Nell’accordo con il Governo uno dei punti era quello di aumentare l’incasso sui tributi e ci siamo riusciti. Dal letto dell’ospedale -dopo il problema di salute che lo ha colpito nei mesi scorsi, ndr- ho chiesto con forza l’attuazione della rottamazione delle cartelle. Siamo riusciti dal pieno di rientro, che era uno step fondamentale, spero che adesso si potrà realizzare l’abbassamento delle tariffe ma non sarà facile”.

Tra le numerose deleghe avute nel corso di questi anni, Gangemi si è occupato anche dell’edilizia e l’emergenza abitativa.

“Abbiamo fatto tantissime cose, l’assegnazione delle case per l’emergenza abitativa e liberazione dell’ex Polveriera, oltre ad avviare i lavori del Rione Guarna e Caridi. Anche sui beni confiscati ci siamo messi al pari con le scadenze, alcuni dei nuovi assunti sono andati proprio in quel settore e ritengo che quindi si potranno accelerare le pratiche.

Assegnazione delle case in ritardo rispetto alle necessità? C’è un problema complessivo che abbiamo affrontato con il Prefetto Mariani negli anni scorsi, anche la neo Prefetto Vaccaro ha le idee abbastanza chiare per come poter affrontare e risolvere questa vicenda.

Le occupazioni sono una vicenda che non ti consente di incidere su un problema complesso ed atavico. C’è anche un problema sociale, serve il massimo impegno di tutte le istituzioni come in questi anni devo dire c’è sempre stato”.