L’ex assessore Calabrò: ‘Lascio con rammarico. E’ finita nel peggiore dei modi’

"Le motivazioni del mio allontanamento? Da chiedere a Falcomatà. 10 anni di impegno, ho curato il bilancio con affetto materno", le parole di Irene Calabrò


Irene Calabrò lascia Palazzo San Giorgio dopo quasi un decennio. L’ex assessore fa parte dell’elenco di esponenti allontanati dal sindaco Falcomatà.

Seppur visibilmente amareggiata e dispiaciuta, Calabrò non si unisce alle pesanti bordate lanciate dall’ex collega Angela Martino a Falcomatà. Allo stesso tempo però, l’ex Assessore al Bilancio mette in chiaro alcuni punti.

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“In questi anni ho imparato a scindere le due cose, l’attività politica e gli aspetti personali. L’amarezza c’è, nel non poter proseguire e portare a termine il percorso intrapreso tanti anni fa ed ancora di più per l’epilogo degli ultimi mesi segnati dalla totale assenza di dialogo.

Sin dal giorno del rientro, il sindaco Falcomatà aveva dichiarato chiaramente di voler azzerare e dare vita ad un nuovo inizio, questo faceva presagire le sue scelte forti in merito alla Giunta.

Dispiace molto che non ci sia stata alcuna interlocuzione del sindaco con il Segretario provinciale del Psi Giovanni Milana. Questo non ha consentito la possibilità e l opportunità di poter contribuire al rinnovamento che il sindaco cercava; una altra figura di espressione socialista ad esempio, ma Falcomatà ha optato per altre soluzioni.

Motivazioni del mio allontanamento? Sono di Falcomatà, solo sue, io non ne ho avute di specifiche se non quella della voglia di rinnovamento.

Da quanto circolava dai giornali si parlava di una presunta mia mancata “copertura politica”, ma ritengo questa motivazione offensiva per me, per il Partito che rappresento e per i cittadini che mi hanno votata ed eletta in consiglio comunale. Una motivazione che non ritengo condivisibile”.

Calabrò e il bilancio…sul Bilancio

“Voglio tirare le somme in positivo per questi quasi 10 anni a Palazzo San Giorgio, anche se oggettivamente è finita nel peggiore dei modi possibili per l’intera coalizione.

Rimangono i 9 anni di soddisfazione personale e per il partito socialista che rappresento. Ho seguito il bilancio in maniera direi materna, passo dopo passo, e devo dire che i risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’ultima soddisfazione in ordine temporale le motivazioni della Corte dei Conti sulla conclusione del piano di riequilibrio, motivazioni forti che restituiscono anche il sacrificio fatto in primis dai reggini in questi anni.

Una macchina completamente rottamata 9 anni fa che è stata rimessa in moto e ora può andare in strada, questa forte è la metafora ideale per riassumere quanto fatto. Sono stati anni duri, una vetta da scalare, sempre con il controllo costante della Corte dei Conti.

Questi sacrifici li ha patiti l’intera città ma ce l’abbiamo fatta, da oggi in poi ci sarà da monitorare tutto quello che è stato messo in ordine. Bisogna guardare a Reggio come una città, la prima in Italia, che chiude il piano di riequilibrio e non ripiomba nel predissesto o nel dissesto. Abbiamo saputo approfittare di questa opportunità e ora non bisogna sprecarla.

La Cultura mi ha dato la possibilità di conoscere professionisti e realtà associative meritevoli, Reggio è una città che ha una forte base culturale per poter reagire, va sostenuta, seguita e supportata.

L’ex assessore sulla nuova Giunta Falcomatà

Falcomatà nell’esecutivo del ‘terzo tempo’ ha preferito dare spazio a numerosi profili tecnici e soprattutto non dare spazio alle forze politiche di maggioranza, eccezion fatta per il Partito Democratico.

“Spero ci sia il tempo per attuare il rinnovamento che Falcomatà chiede. Nulla da dire sui profili scelti dal sindaco, sono tutti professionisti noti e validi. Mi auguro che tutto quello che è stato messo in cantiere, anche nei 2 anni con la guida del ff. Brunetti, dove si è lavorato con impegno, possa mettere in circolo energie nuove e positive, per la serenità dei cittadini.

Ritengo che una cosa che ha contraddistinto l’amministrazione, che ha vissuto tanti momenti difficili in questi anni, è sempre stata la responsabilità. Con questo principio la maggioranza penso che andrà avanti, mettendo a frutto le tante cose positive”, il pensiero di Irene Calabrò.

E’ un volto noto, confermato rispetto allo scorso esecutivo, a prendere in mano il settore Bilancio guidato per quasi un decennio da Irene Calabrò. Mimmetto Battaglia lascia la delega ai trasporti e raccoglie un testimone non facile da condurre.

“L’ho incontrato pochi giorni fa in ufficio, per una chiacchierata e un passaggio di consegne che definirei consapevole. In questi 2 anni ha vissuto con noi tutte le difficoltà dall’interno e quindi ha capito lo sforzo che è stato fatto. Ha compreso il peso e il lavoro svolto, sicuramente saprà portarlo avanti”.

Riguardo il proprio futuro, Irene Calabrò si è subito tuffata in una nuova avventura professionale. L’ex assessore infatti già da tempo risultava vincitrice di un concorso al Ministero degli Interni. Dopo la conclusione dell’esperienza a Palazzo San Giorgio, per lei uno spostamento di…pochi metri, considerato il nuovo impegno presso la Prefettura.

“Ho iniziato con determinazione questa nuova esperienza alla Prefettura, per il momento mi piace vedermi come una semplice cittadina impegnata, anche se chi ha vissuto un’avventura del genere non può più vedere le cose con occhio distaccato. Continuerò a seguire la politica impegnandomi per il mio partito e per la mia Città.

Ritengo l’esperienza da assessore del Comune una importante della mia vita e che vorrei proseguisse in futuro. Mi hanno segnato in modo positivo questi anni, non sarà facile da allontanare da me questo spirito di servizio”.