Reggio, la polizia trova armi e droga in un condominio
Il ritrovamento è stato possibile grazie al fiuto di un cane
11 Settembre 2020 - 18:29 | Comunicato
L’intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposti nella zona sud della città, nell’ambito del dispositivo denominato “Martello di Thor”, ha permesso di registrare un nuovo significativo risultato del personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Reggio Calabria nell’ambito della prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei reati commessi con l’utilizzo di armi.
Gli Agenti della Polizia di Stato delle Volanti hanno rinvenuto e sequestrato 3 fucili, 2 pistole, 865 grammi di hascisc, 365 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente, munizioni per pistola e fucile.
Nei fatti, durante un intervento in un condominio della zona sud della città, gli operatori di una Volante hanno percepito che una persona stesse scappando dalla parte posteriore di uno stabile dopo aver visto giungere il personale in divisa. Con il coordinamento della centrale operativa è stato immediatamente attivato il protocollo operativo Martello di Thor che ha fatto confluire sul posto altri equipaggi delle Volanti e un’unità cinofila della Polizia di Stato.
Proprio il fiuto del cane ha portato gli Agenti nei pressi di un vano ove sono presenti le autoclavi del condominio in argomento.
All’interno sono stati rinvenuti, abilmente occultati, 8 panetti di sostanza stupefacente del tipo Hascisc, del peso di circa 100 grammi cadauno, un contenitore contenente marijuana, due bilance di precisione, 3 fucili da caccia montati, una pistola revolver 6,35, una pistola semiautomatica 6.35, munizioni per pistola e per fucile.
La professionalità degli Agenti e la sinergia operativa tra le varie componenti della Polizia di Stato ha permesso di eliminare dal mercato illegale dello spaccio delle sostanze stupefacenti un notevole quantitativo che, suddiviso in dosi, avrebbe fruttato parecchi soldi alle organizzazioni criminali nonché di togliere dalla disponibilità di malintenzionati le armi sequestrate che generalmente vengono utilizzate per compiere altri reati maggiormente offensivi per la sicurezza della collettività, come ad esempio le rapine.
Sono in corso attività d’indagine volte ad individuare i responsabili dei fatti reato in argomento.