Arresto Castorina, a Reggio votano anche i morti. Bombardieri: 'Indagini in corso. Questo è solo un primo step'

Nel corso della video conferenza Bombardieri ha dichiarato: 'Castorina ha ottenuto un alto numero di duplicati di certificati'

Non è una bella giornata per la nostra città. Tutt’altro. E’ una giornata triste che rischia di compromettere la fiducia nelle istituzioni e della politica locale. La Digos ha accertato una serie di condotte gravissime da parte di Antonino Castorina e Carmelo Giustra in occasione delle elezioni comunali del 20 e 21 settembre.

Lo affermano gli inquirenti della Polizia di Stato nel corso della video conferenza di questa mattina.

Operazioni illecite collegate alla espressione del voto. Queste le accuse per il consigliere comunale Castorina Antonino (detto Nino) ed il Presidente, Giustra Carmelo, di uno dei seggi elettorali. I due indagati sono stati posti agli arresti domiciliari.

In video conferenza a causa delle restrizioni anti Covid si è tenuta la conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dettagli dell’attività investigativa.

A REGGIO HANNO VOTATO ANCHE I MORTI

L’attività ha riguardato le singole attività delittuose di Castorina e Giustra e non le elezioni comunali nel loro complesso.

Lo specifica il procuratore Giovanni Bombardieri che tiene prima di tutto a ringraziare il questore e la Digos per il lavoro meticoloso complesso ed articolato.

“Non è un’indagine sulle elezioni comunali ma su alcuni fatti di reato condotti, commessi e accertati  in occasione delle elezioni amministrative di Reggio Calabria. E’ un’indagine nata da un’intuizione della Digos e della Procura e partono da quanto rilevato da due agenti che notavano un soggetto in possesso di alcuni duplicati di certificati elettorali che erano riferiti ad altri soggetti e a sezioni diverse. Da qui nasce un’indagine meticoloso della Digos che con puntualità e grande professionalità hanno accertato vicende sorprendenti”.

Rilevati un numero di duplicati di certificati elettorali. Duplicati di soggetti per lo più anziani.

“Abbiamo accertato addirittura la richiesta e il rilascio di certificati di soggetti peraltro deceduti anche nel 2018 o recentemente nel mese di settembre. C’è stato un lavoro scrupoloso e complicatissimo che ha comportato l’analisi e l’esame di una vasta documentazione. Analisi che sono ancora in corso. L’indagato Castorina aveva richiesto e ottenuto un numero rilevantissimo di duplicati di certificati. Nell’ufficio di Santa Caterina ha ottenuto 280 su 320 duplicati e il range d’età dei richiedenti ha insospettito gli agenti della Digos. E’ emerso che per questi cento duplicati di certificati i soggetti non avevano mai rilasciato alcuna procura e non si erano mai recati a votare”.

Le indagini sono ancora in corso e questo è solo un primo step. E c’è ancora tanto materiale documentale ancora da esaminare.