Reggio - Migranti, rifiuti e carenza d'acqua: scatta la protesta ad Arghillà - FOTO

Barricate in strada e rifiuti dati alle fiamme. Ad Arghillà continuano i disagi

Un altro sbarco di migranti. Nell’estate del 2021 sono stati veramente tanti gli arrivi registrati in tutta la provincia, per lo più nel Comune di Roccella Jonica. Nel pomeriggio di ieri, però, il peschereccio che accompagnava i profughi è stato individuato dalla Guardia di Finanza a largo di Melito Porto Salvo ed è stato fatto attraccare al porto di Reggio.

Migranti ad Arghillà

Una volta effettuati i controlli di routine, l’amministrazione ha deciso di ospitare i migranti al Centro Civico Alfonso Ciprioti di Arghillà dove ha sede anche un distaccamento dell’istituto Radice Alighieri ed il posto di Polizia di Stato della zona.

La scelta non è stata ben accolta dai residenti. La protesta è montata prima sui social e poi in strada. A tarda sera, infatti, una barricata di rifiuti, poi dati alle fiamme, ha ostruito la strada che porta al Centro Civico, ma che serve anche per potersi spostare dalla zona Sud a quella Nord del quartiere e per raggiungere i quartieri limitrofi di Villa San Giuseppe e Rosalì.

Problemi senza fine

Il problema, in realtà, non è tanto la presenza dei migranti, quanto l’assenza delle istituzioni in uno dei quartieri ghetto della città dove si vive tra roghi di spazzatura e carenze di acqua che vanno avanti per interi mesi, ormai da anni. È vero anche che, dove oggi sorge la barricata che costringe i guidatori ad uno slalom sul marciapiede, poche settimane fa si era provveduto all’ennesima raccolta straordinaria.

Sono serviti solamente pochi giorni per tornare a quella che ad Arghillà è ormai la normalità: ovvero una nuova discarica a cielo aperto. Possibile che, nonostante i disagi, sempre uguali, non si riesca a trovare una soluzione definitiva?