Redel, Marini: ‘Si va a Barcellona col coltello tra i denti’
"Ci siamo allenati in pochi, abbiamo avuto molte difficoltà e arrivando da una sconfitta all’esordio, dovevamo dare una risposta a noi stessi, allo staff ed anche ai tifosi”
08 Ottobre 2025 - 09:08 | Comunicato Stampa

Una vittoria sofferta, ma che vale doppio dopo una settimana complicata. Leonardo Marini, centro della Redel Reggio Calabria, commenta così la vittoria della sua squadra contro la Virtus Molfetta.
“È stata una partita difficile da interpretare – esordisce Marini. – Arrivavamo da una settimana caratterizzata da vari infortuni. Ci siamo allenati in pochi, abbiamo avuto molte difficoltà e arrivando da una sconfitta all’esordio, dovevamo dare una risposta a noi stessi, allo staff ed anche ai tifosi”.
Il lungo prosegue: “Possiamo fare di meglio, possiamo chiuderle prima, come quando abbiamo avuto la possibilità di andare sul +9. Lì bisogna essere più maturi per chiuderla con meno ansia. Comunque, toccava vincerla in un modo o nell’altro…”.
Un gruppo che non si tira indietro.
“Sto vedendo un gruppo che dà molta disponibilità a lavorare, che non si tira indietro. Lavoriamo sodo tutti i giorni con molta intensità, ascoltiamo le direttive dello staff e ci confrontiamo con loro. Ci sono ‘chiocce’ che guidano il gruppo – io, Vanni Laquintana, e anche Edo Maresca cerca di dare l’esempio – cerchiamo di portarci dietro tutti quanti”.
Sull’avversaria, la Virtus Molfetta.
“Una squadra tosta, lunga, con una buona panchina. Abbiamo avuto molte difficoltà quando hanno giocato i due cinque insieme. Daunys è un cinque prestato perché è un quattro atipico molto bravo, e Pieri è un tre con un tiro da due metri con braccia infinite – mi ha fatto un tiro sopra la testa che penso fosse 50 cm sopra di me. Una bella squadra che darà del filo da torcere a tanti”.
Infine, una menzione al pubblico del PalaCalafiore.
“Qualche fischio ci poteva stare, avevamo fatto una palla persa molto banale in chiusura di primo tempo. Siamo professionisti, prendiamo oltre agli applausi anche i fischi. Poi quando la partita si è accesa nel terzo e quarto periodo, sono ‘entrati in campo’ anche i tifosi e ci hanno dato una grossa mano per raggiungere la vittoria”.
La Redel ora guarda già alla prossima trasferta: “Si va a Barcellona col coltello tra i denti”, conclude Marini, pronta per le prossime battaglie in un campionato che non concede sconti.