"Salviamo la biblioteca", l'appello ai sindaci dell'ass. Amici della Calabria

"Ci dovrebbe essere una mobilitazione generale, dai singoli cittadini alle Scuole, dagli intellettuali ai giornali"

Ristobottega

Anche a nome dei calabresi residenti fuori confine, l’associazione culturale “Amici della Calabria” di Agnone del Molise fa appello a tutti ma specialmente ai Sindaci dei Comuni calabresi, grandi e piccoli, a tutte le Scuole di ogni ordine e grado e ai Rettori delle Università presenti in regione affinché si vogliano adoperare per salvare dalla precarietà, anticamera della chiusura, la Biblioteca Calabrese di Soriano in provincia di Vibo, che tanta importanza riveste anche per i calabresi emigrati nel resto d’Italia e all’estero.

Studenti In Biblioteca

<< E’ interesse di tutti poter contare su una struttura culturale di eccellenza che, come la Biblioteca Calabrese fondata dal preside Nicola Provenzano nel 1995, contribuisce non soltanto a valorizzare ogni prodotto intellettuale, realizzato nel corso dei secoli sulla Calabria e dai calabresi ma soprattutto a formare una coscienza identitaria ed un insostituibile punto di riferimento per chiunque ha fame e sete di Calabria, in particolare per noi che viviamo altrove! >> afferma Domenico Lanciano, il giornalista ed ex bibliotecario comunale noto alle cronache dal 1986 per la vicenda di “Badolato paese in vendita” per salvare il proprio paese natìo dallo spopolamento, dall’abbandono e dall’insignificanza umana, sociale e storica.


<< In verità, a parte le Istituzioni locali e regionali, sarebbe dovere di tutti i cittadini porsi il problema di rendere efficiente al massimo la Biblioteca che appartiene a tutti indistintamente i calabresi residenti dentro e fuori i confini regionali >> continua Lanciano << Perciò, come associazione Amici della Calabria, facciamo appello a tutti i Sindaci, ma anche alle Scuole e ai Rettori delle Università della nostra regione affinché non solo usino tutto il loro potere per convincere chi ha il dovere legale e morale di garantire i fondi necessari al suo ottimale funzionamento, ma di contribuire loro stessi, in ogni modo possibile, al dignitoso mantenimento in vita anche con l’invio di una pur minima quota economica annuale. Si tratta di aiutare la struttura comunitaria a sopravvivere in attesa di tempi migliori versando sul suo conto corrente di Poste Italiane n. 10874881 (intestato all’Istituto della Biblioteca Calabrese onlus – 89831 Soriano Calabro VV) una somma volontaria, ma anche firmando il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi (codice fiscale n. 93001470793). Non dovrebbe essere un problema anche per il Comune più piccolo!… Magari giustificando il contributo come “sostenitore” della Rivista Rogerius realizzata dalla stessa Biblioteca. Sa come intervenire chi ha veramente la volontà di salvare tale struttura culturale calabrese dall’eutanasia >>.

<< Ovviamente – conclude Lanciano – nella presente emergenza, ci dovrebbe essere una mobilitazione generale, dai singoli cittadini alle Scuole di ogni ordine e grado, dagli intellettuali ai giornali, dai politici agli industriali e specialmente di coloro i quali, come gli Autori viventi, sono presenti nel Catalogo della Biblioteca Calabrese che sarebbe meglio per tutti renderla “Regionale Centrale”! >>