'Pipikini beachwear' fatti a mano con amore: l'idea di una giovane reggina - FOTO

Monica Federico con i suoi bikini handmade ha creato un vero e proprio business che onora la sua terra di origine, Reggio Calabria

Nessuna storia è bella come quelle che sanno di ‘scoperta‘.

Avete mai sentito la necessità di andare a caccia di voi stessi? Monica Federico lo ha fatto. La giovane reggina, oggi imprenditrice (anche digitale) nel settore della moda, ha girato il mondo per cercare di costruire il suo futuro. Dopo essersi laureata in scienze economiche, ha deciso di dedicarsi un anno sabbatico per viaggiare nel mondo.

“Sono molto legata alla mia città di origine, ma sentivo che mi stava stretta”.

Da Barcellona a Ibiza, da Londra a New York, il suo spirito libero si è impregnato di diverse culture, mentre il suo desiderio di riconnettersi alle sue radici diventava sempre più forte. Lontano da casa, i suoi affettuosi ricordi della nonna che le hanno insegnato a lavorare all’uncinetto diventano il punto di partenza per creare Pipikini Beachwear, un marchio che riflette una vecchia tradizione di amore e passione.

Pipikini Beachwear

‘Pipikini’, per ogni meridionale che si rispetti, è un’associazione di parole che evoca, inevitabilmente, un mix di ricordi, odori, sapori legati alle domeniche in famiglia, ai pranzi d’estate con nonne, zie, cugine ed un’interminabile lista di parenti.

Pur essendosi allontanata fisicamente dalla sua Reggio Calabria, Monica voleva non solo continuare a farla vivere nei suoi lavori ma, allo stesso tempo, farla conoscere a chi avrebbe acquistato i suoi costumi. Per questo ha scelto il nome ‘Pipikini’ per il suo marchio.

Dall’assonanza simile a ‘bikini‘, il termine deriva da un’antica ricetta calabrese che quasi tutte le donne sanno come preparare.

“Il nome è nato quasi per gioco. Ma io credo fermamente ci sia una connessione tra il cibo calabrese e le donne che lavorano all’uncinetto. In Calabria, infatti, è possibile trovare ancora le donne di una volta quelle che coltivano le tradizioni. Ovviamente la scelta non ha a che fare solo con l’uncinetto che è una delle caratteristiche principali dei miei bikini, ma anche (da buona calabrese) con la mia passione per il cibo. Ho cercato di inserire tutta me stessa in questo progetto, anche le mie radici a livello culinario”.

Le radici

La scintilla, come spesso accade, è scoccata all’interno della sartoria di famiglia dove Monica è nata e cresciuta e dove, insieme alla mamma, alla nonna ed alla zia, ha appreso l’amore per i tessuti, l’abbigliamento ed il mondo della moda.

“L’idea è nata alla fine della scorsa estate. È rimasta ferma per un po’ in attesa del ritorno della bella stagione, ma adesso è più che avviata. Tutto è iniziato da un post su Instagram. Ho chiesto a mia zia se fosse in grado di riprodurre lo shorts e dopo aver visto il primo esempio me ne sono letteralmente innamorata”.

Monica crea costumi. Non semplici e comuni come quelli che siamo abituate ad osservare nelle vetrine dei negozi. Ogni pezzo delle sue collezioni è interamente realizzato a mano in base alle esigenze della cliente, personalizzato in colori e dimensioni. In pratica, un vero e proprio capo su misura per le vostre giornate in spiaggia o in piscina.

Dopo esser andata via dalla sua città, ha lavorato a Milano, la meta di molti reggini in cerca di ispirazione, sia per uno showroom che per un’azienda di moda.

Bali Collection & Aeolian Collection

“Un giorno ho deciso di mollare tutto. Sentivo che anche l’Italia non mi offriva abbastanza. È così che ho deciso di fare un viaggio per ritrovare me stessa e capire cosa fare della mia vita. Ho scelto Bali come meta. Ovviamente, anche qui, è scoppiata la pandemia. Il coronavirus mi ha fatto rimanere bloccata lontana da casa e dalle persone che amo ma, dopo 1 mese e mezzo di nullafacenza ho deciso che era giunto il momento di rimboccarsi le maniche.

Qui siamo stati molto più fortunati rispetto ad altri paesi del mondo – racconta Monica a CityNow. Non c’è stata una vera e propria quarantena quindi avevo la possibilità di uscire e, un giorno, mentre ero in giro che davo un’occhiata all’interno dei negozietti tipici del posto, ho notato quanto l’arte dell’uncinetto qui sia largamente diffusa.

Il cervello si è messo subito in moto, ripensando a quei costumi che avrei tanto voluto realizzare ma per cui non avevo trovato le giuste ‘mani’ in grado di aiutarmi. Ho iniziato a chiedere alle persone del posto che a causa della chiusura dell’aeroporto, e quindi della completa assenza del turismo, erano rimaste senza nulla da fare.

È così che mi sono imbattuta in un villaggio famoso proprio perché tutte le donne lavorano all’uncinetto. È stato come trovare il paradiso. È così che sono riuscita a portare avanti il mio progetto ed, allo stesso tempo, aiutare la comunità locale a lavorare tramite me”.

Questa è la storia di come è nata la ‘Bali Collection‘ made in Indonesia, in cui viene utilizzato 100% cotone per ogni pezzo realizzato. ‘Bali’, però, non è l’unica linea a cui Monica ha dato vita.

“Si tratta di due collezioni molto diverse tra di loro”.

Aeolian‘ è il nome dell’altra collezione di bikini ovviamente made in Italy. Per questa linea, Monica ha scelto filati cotton-stretch.

“Dietro ogni capo delle mie collezione c’è un lavoro non indifferente. Non si tratta di una produzione industriale. Non è semplice tenere il ritmo soprattutto quando arrivano tanti ordini perché le tempistiche sono quelle della manifattura e non della catena di montaggio.

In questo momento stiamo lavorando bene. Ciò che desidero è che la gente non solo ami Pipikini Beachwear ma torni ad apprezzi ancora l’artigianato. Mi piace pensare, nel mio piccolo, di poter contribuire al ‘risorgimento’ di questo settore”.

Ai tempi in cui tutto passa dai social, Monica ha ideato non solo il suo e-commerce ma ha intessuto rapporti con alcune influencer. Fra queste, quelle più legate al marchio, sono Annacarla e Simona, conosciuta anche come ‘no face’. Le due amiche hanno inventato un nuovo modo di promuovere le loro creazioni ed hanno conquistato 169mila follower a suon di outift e post senza volti. Le due ragazze, infatti, sono conosciute anche come “No face”.

“Sono state la mia fonte di ispirazione e sono ancora in contatto con loro”.

La cura per i dettagli

Le sorprese, create da Monica, non finiscono qui. Insieme ai bikini modellati su misure delle sue clienti, la giovane reggina ha scelto anche di inserire una piccola sorpresa.

“Quando spedisco l’ordine, all’interno del packaging inserisco sempre la ricetta dei peperoni ripieni. Ovviamente non sono stata la sola a credere nel progetto Pipikini.

Sin dall’inizio ho avuto accanto la mia famiglia ed in particolare mio zio che, non solo mi ha aiutato con gli shooting, ma mi ha dato la spinta necessaria a tuffarmi in questa incredibile avventura”.

Impossibile non essere conquistati dalla sua creatività e dal suo progetto.

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