Bova Marina, il premio "Nati per Leggere" al Salone del libro di Torino

Il progetto locale Nati per Leggere "Meletàme Ismia" di Bova Marina vince il premio nazionale NpL per la sezione Reti di libri

Il progetto locale Nati per Leggere “Meletàme Ismia” di Bova Marina vince il premio nazionale NpL per la sezione Reti di libri – Progetto esordiente per “l’impianto efficace e virtuoso di cui si compone, per il capillare e ramificato contatto con il territorio, per il lodevole interesse a coinvolgere comunità̀ eterogenee e composite e per l’attenzione rivolta ai residenti di lingua straniera”.

La giuria della X edizione del Premio Nazionale Nati per leggere, istituita dal Salone Internazionale del Libro di Torino, con il Coordinamento Nazionale NpL e la rivista LiBeR ha riconosciuto i meriti dei volontari salesiani e la validità del progetto che, con passione  e dedizione, è stato promosso sul territorio.

«Questo premio – ha dichiarato Bruna Triveri, referente NPL – rappresenta un importante riconoscimento che arriva ad un anno dalla presentazione del progetto locale Npl “Meletàme ismia” in occasione dell’inaugurazione del Punto Lettura NpL di Bova Marina. Un anno intenso che ha visto i volontari impegnati in numerose iniziative che hanno permesso di raggiungere sempre più bambini e più famiglie».  

Il progetto, promosso dall’Oratorio Salesiano e dal Comune di Bova Marina, ha infatti posto in essere una rete territoriale che, grazie all’impegno dei volontari NpL, ha coinvolto anche pediatri e figure educative che, e a vario titolo, operano sul territorio al fine di creare degli incontri di lettura, per bambini e genitori.

«L’intento – continua la Triveriè quello di promuovere la lettura presso le famiglie affinché possa diventare una buona pratica condivisa e abituale, sostenendone l’importanza fin dai primi mesi. Noi volontari rappresentiamo NpL come programma di comunità, operando in rete con gli operatori, le scuole e le associazioni che operano nel territorio.

La nostra sfida è quella di raggiungere le famiglie irraggiungibili in cui le competenze genitoriali sono fragili.  Il nostro metodo di lettura presuppone una forte interazione tra adulto e bambino, per stimolare tramite la lettura le capacità relazionali, emotive e cognitive dei bambini. Perché lo scopo della lettura è l’interazione con i bambini, non l’atto di leggere in sé, il libro letto è lo strumento, non il protagonista, con l’obiettivo di dimostrare ai genitori che leggere è un gesto d’amore, che non richiede nessuna dote particolare ma attenzione e ascolto».