Brogli elettorali a Reggio Calabria, la decisione del Tar : rinvio al 9 giugno

Le parole del legale e del presidente di Nuova Italia Unita ai microfoni di CityNow: 'Siamo fiduciosi, indizi molto gravi'

Brogli elettorali a Reggio Calabria, il Tar ha disposto per un rinvio al prossimo 9 giugno.  L’esito del ricorso presentato dal movimento Nuova Italia Unita, con la richiesta dell’annullamento delle operazione di voto e l’indizione di nuove elezioni o, in via subordinata, la ripetizione del voto nelle sezioni interessate, verrà dunque nuovamente discusso tra poco meno di un mese.

Luigi Catalano di Nuova Italia Unita commenta così la decisione odierna del Tar: “Abbiamo avuto un rinvio ma auspichiamo in un responso favorevole. Questo è forse il momento in cui la città può davvero sperare in una svolta. Grazie al ricorso, in merito alle scorse elezioni comunali, la città può sperare di avere la democrazia che merita”.

Nuova Italia Unita

L’Avv. Sara Fantino, legale di Nuova Italia Unita nella circostanza, ai microfoni di CityNow entra nel merito della decisione di rinvio presa dal Tar Calabria.

“È un buon segnale, perché la vicenda continua a rimanere aperta. Le questioni pregiudiziali che le controparti, per cui l’amministrazione e il consigliere Castorina pensavano sarebbero state subito sufficienti a far respingere l’azione, evidentemente non sono così infondate o spinose, tanto che il collegio ha voluto proporre una nuova udienza e dare dei termini per le memorie.

È evidente che la partita sia ancora aperta e gli indizi molto gravi. Accogliamo positivamente l’apertura del collegio. Il Giudice sembra essere molto attento e volenteroso di approfondire le tematiche”.

Presente a Reggio Calabria anche il Presidente del Movimento Nuova Italia Unita, Massimiliano Panero.

“C’è ottimismo, esprimiamo soddisfazione per l’attenzione che ci è stata rivolta dal collegio del Tar della Calabria.

Sottolineo con entusiasmo il fattore che nessuna delle controparti ci ha mosso delle obiezioni di merito, ma alcune osservazioni di metodo che oggi sembrano essere secondarie.

Ciò vuol dire che quello che noi abbiamo osservato, è quindi ciò su cui verte l’intera questione ovvero la grave crisi di democrazia a Reggio Calabria, è reale e concreta. Grazie a questo procedimento potremo dare una risposta significativa ai cittadini”.