Brogli a Reggio, Procura al lavoro per il terzo atto: dipendenti comunali nel mirino?

Brogli elettorali a Reggio. Anomalie nei seggi e scrutatori 'prescelti', la Procura vuole vederci chiaro

L’inchiesta sui brogli elettorali relativi alle ultime elezioni comunali di Reggio Calabria procede spedita.

Se bisognerà aspettare il 12 maggio per conoscere il parere del Tar sul ricorso depositato dalla lista civica Nuova Italia Unita (atto che comprende la richiesta di impugnare e invalidare la proclamazione degli eletti) sono attese novità imminenti sui contorni che avvolgono l’indagine. Possibile che un terzo step dell’inchiesta, dopo quello reso noto con la conferenza stampa dello scorso 3 marzo, possa arrivare nel mese di aprile.

BROGLI A REGGIO, DIPENDENTI SOTTO LA LENTE DELLA PROCURA

Al sesto piano del Ce.dir., negli uffici del sostituto Procuratore Paolo Petrolo e il Procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, in queste settimane si continua a lavorare alacremente sull’inchiesta relativa ai brogli registratisi alle ultime elezioni comunali reggine.

Le attenzioni degli inquirenti sembrerebbero concentrarsi in modo particolare su alcuni dipendenti comunali. Proprio ad alcuni di questi ultimi, sembrano legati alcuni approfondimenti da parte della Procura con diversi smartphone sospetti che sarebbero stati sequestrati, alla ricerca di elementi utili all’indagine.

Intanto, alcuni dipendenti in particolare dell’ufficio elettorale sembrerebbero essere stati già sospesi a tempo determinato dalla Commissione Disciplinare del Comune, con la motivazione di possibile coinvolgimento all’interno della vicenda legata ai brogli elettorali. Dopo il breve stop (10 o 15 giorni), sono rientrati regolarmente al loro posto all’interno della macchina amministrativa.

Come mai tanta attenzione da parte della Procura sui movimenti e i comportamenti di dipendenti e funzionari dell’amministrazione comunale?

E’ presto detto. Secondo le teorie dell’accusa, non si tratterebbe soltanto di casi ‘isolati e circoscritti’ ma di un vero e proprio sistema architettato alla base. In questo caso, gli eventuali ‘ideatori’ dei brogli, nulla avrebbero potuto fare senza la complicità di chi opera nei settori, in modo particolare il settore del servizio elettorale.

SCRUTATORI ‘PRESCELTI’

Nelle ultime settimane, ad attirare l’attenzione degli inquirenti sembra essere la gestione e l’effettiva esecuzione delle elezioni elettorali reggine, con particolare riferimento alla selezione degli scrutatori nei vari seggi. Pure attorno a questo meccanismo sembrerebbero aleggiare sospetti. Secondo quanto appreso da CityNow, sono numerosi infatti i casi di scrutatori che risultano essere figli o parenti di dipendenti comunali.

I soggetti deputati a svolgere questa mansione durante le ultime comunali reggine, secondo quanto previsto dal regolamento, sono stati sorteggiati da un elenco di persone contenente gli iscritti alle liste elettorali. L’elenco di tutti i nominativi è stato inserito in un sistema computerizzato che sorteggiava in modo casuale gli scrutatori che avrebbero poi prestato servizio.

Inoltre, attraverso un avviso pubblicato dall’amministrazione nelle settimane precedenti al voto, il Comune di Reggio Calabria ha invitato i i cittadini a dare disponibilità per supplire ad eventuali mancanze e poter prestare servizio in in caso di necessità. Osservando con attenzione l’elenco degli scrutatori effettivi però, alcuni elementi paiono quantomeno ambigui.

ANOMALIE NEI SEGGI

Tra i nominativi di coloro che effettivamente hanno svolto servizio elettorale in qualità di scrutatori, ci sarebbero infatti numerosi casi di figli di dipendenti comunali. Eclatante in questo senso, il caso di tre fratelli figli di un dipendente comunale, tutti insieme a prestare servizio in qualità di scrutatori, due anche nello stesso seggio. Come se non bastasse, in più di un caso sembrerebbe che i dipendenti comunali i cui figli hanno prestato servizio come scrutatori, hanno goduto di numerose ore di straordinari (sino a 120 in alcune circostanze) da maturare proprio durante il servizio elettorale.

Da sottolineare come l’impiego di figli di dipendenti comunali in qualità di scrutatori non costituisce reato né vìola alcuna norma presente all’interno del regolamento sulle elezioni comunali. Allo stesso tempo però non esisterebbe alcuna via preferenziale o possibilità di nominare direttamente parenti di dipendenti di Palazzo San Giorgio. Tutto dovrebbe essere lasciato al fato, al sorteggio che l’amministrazione comunale compie attraverso il sistema computerizzato con all’interno tutti i nominativi dei cittadini iscritti alle liste elettorali di Reggio Calabria.

“Se prima la Commissione sorteggiava gli scrutatori, quando entra Castorina, la parola sorteggio scompare e gli scrutatori vengono nominati tramite il consigliere. Inoltre, c’è stata la nomina del presidente del seggio con una delega illegittima al Castorina.

Quello che ci ha colpito è che tutto questo venga nell’inerzia di una Commissione elettorale che non si preoccupa di tale nomina e uno staff del sindaco Falcomatà che prende atto di questa vicenda ma non fa nulla”, aveva sottolineato il Procuratore vicario Gerardo Dominijanni nella conferenza stampa dello scorso 3 marzo.

Solo coincidenze o c’è qualcosa di più?

Sulla questione degli scrutatori (circa la metà del totale) scelti in modo diretto, con peraltro numerosi figli di dipendenti comunali tra questi, si evidenzia palese un problema di opportunità. Problema che si allarga sino a diventare una voragine nel momento in cui i fatti emersi in relazione alle scorse comunali reggine mostrano un quadro di ‘sciatteria amministrativa’, secondo la definizione del Procuratore Bombardieri.

La Dea bendata del ‘sorteggio misto’  (coniando una definizione che si avvicina a quanto accaduto alle scorse comunali reggine)  in realtà ci ha visto benissimo, tanto da pescare numerosi figli di dipendenti comunali, molti di questi ultimi in servizio elettorale straordinario. Proprio a questa ‘vista da falco’, ma non solo, sembrerebbero concentrarsi gli sforzi della Digos, con i nomi di alcuni dipendenti e funzionari comunali che sembrerebbero attenzionati in modo particolare, con un’analisi approfondita dei singoli profili in relazione al lavoro svolto nelle settimane precedenti alla votazione dello scorso 20 e 21 settembre.

Analisi approfondita i cui frutti potrebbero vedersi presto, con il possibile Atto III.