Buon compleanno Giacomo, Gigi Miseferi: '58 è solo un numero, tu sei eterno'

30 anni insieme sul palcoscenico e nella vita, "un capitale umano - lo ha definito Miseferi - che rende la mia vita declinata al plurale, nell'impegno di "raccontarti sempre""

“Carissimo Giacomo, oggi 27 gennaio 2023, sarebbero stati “58”. Sì, lo so è solo un numero che “quaggiù da noi” serve a indicare la quantità di un insieme o di una successione come quella dei giorni di “vuoto” che hai lasciato attorno a noi. Ma Tu lo sai che è solo un “vuoto fisico”, perché quotidianamente, costantemente è colmato da parole, citazioni, menzioni che ti riguardano”.

Sono le parole di Gigi Miseferi, in un post pubblicato sulla sua pagina Instagram in cui ricorda l’amico e inseparabile collega Giacomo Battaglia.

“Sai, accade sempre una cosa curiosa che sfiora il “divertente” (parola che per nostra deformazione professionale non può mancare in queste righe) e cioè che spesso, molte volte, quasi sempre, quando tantissimi amici e colleghi mi incontrano, che si parli di te o di altro, nel corso della conversazione si rivolgono a me dicendo “sai Giacomo…”, “vedi Giacomo” ed io li lascio continuare, non li ho mai corretti e quando si accorgono di quel curioso “lapsus”, il loro viso assume il classico colore “rosso imbarazzato” ma io li tranquillizzo subito ringraziandoli, perché mi hanno appena genuinamente manifestato la forma più alta di affetto e stima, quella di avere la percezione che tu sia tangibilmente lì con noi. Ed io mi onoro di “rappresentarti”!

Vedi che fenomeno riescono a generare oltre trent’anni vissuti insieme sul palcoscenico e nella vita? Un “capitale umano” che non si è disperso ed è per questo che la mia, vita sarà sempre declinata al plurale, impegnandomi a “Raccontarti” sempre. Ti abbraccio calorosamente fin Lassù, Giacomo. E so che mi comprenderai se non ti scrivo “buon compleanno”, perché mi daresti dell’incoerente, non foss’altro che per i nostri infiniti discorsi e numerose letture su “Spirito e Anima”, perché come ho scritto all’inizio, “58” è solo un numero che si usa per indicare, in questo caso gli anni, “quaggiù da noi” ma a Te che importa? Tu ne sei al di sopra, permeato nell’Eternità!”.