Gimbe: in Calabria mancano 66 medici di medicina generale
Mmeno medici, più pazienti e difficoltà nel garantire assistenza. L’analisi della Fondazione Gimbe
04 Marzo 2025 - 14:15 | Comunicato Stampa

In Calabria mancano 66 medici di medicina generale, secondo la stima elaborata dalla Fondazione Gimbe. Il dato emerge dal rapporto che analizza la situazione dell’assistenza sanitaria di base in tutto il Paese.
Il problema si inserisce in un contesto nazionale di crescente difficoltà nel garantire un numero adeguato di medici di base, con pesanti ripercussioni sulla salute pubblica, in particolare per anziani e persone fragili.
Medici sovraccarichi e massimali superati
Attualmente, il 37,2% dei medici di base attivi in Calabria supera il massimale di 1.500 pazienti, un dato comunque inferiore alla media nazionale del 51,7%.
Al 1° gennaio 2024, il numero medio di assistiti per ogni medico calabrese era di 1.265 pazienti (a fronte della media nazionale di 1.374). Tuttavia, secondo la Fondazione Gimbe, il rapporto ottimale dovrebbe essere di un medico ogni 1.200 pazienti, motivo per cui la carenza di medici si traduce in un impatto significativo sull’assistenza territoriale.
Un calo del 20,9% in soli quattro anni
Dal 2019 al 2023, la Calabria ha registrato una riduzione del 20,9% dei medici di medicina generale, un valore quasi doppio rispetto alla media nazionale che si attesta al 12,7%.
Nel 2024, i partecipanti al concorso nazionale per il corso di formazione specifica in medicina generale sono stati addirittura inferiori ai posti disponibili: si è registrato un calo del 2% rispetto alle borse finanziate (mentre la media italiana si attesta a -15%).
L’allarme della Fondazione Gimbe
“L’allarme sulla carenza dei medici di base riguarda ormai tutte le regioni e affonda le radici in una programmazione inadeguata, che non ha garantito il ricambio generazionale in relazione ai pensionamenti attesi”, dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.
“Negli ultimi anni la professione ha perso sempre più attrattività, rendendo oggi spesso difficile per i cittadini trovare un medico vicino a casa, con conseguenti disagi e rischi per la salute, soprattutto per anziani e persone fragili”, aggiunge Cartabellotta.
Fonte: Ansa Calabria