Calabria, Consiglio regionale 'furbetto'. Depositata la proposta di legge 'moltiplica-poltrone'

Alcuni consiglieri della maggioranza hanno depositato una legge che, se approvata, di fatto aumenterebbe poltrone ed incarichi

Per i pentastellati la norma sarebbe incostituzionale ed inopportuna.

La proposta di legge della maggioranza presentata in Consiglio regionale sul “consigliere supplente” ha scatenato gran parte dell’opposizione indignando anche molti calabresi.

Si tratta di un testo firmato da cinque consiglieri che introdurrebbe l’incompatibilità tra la carica di consigliere regionale e quella di assessore imponendo la sospensione dalla carica di consigliere dopo la designazione in Giunta con la successiva ed automatica sostituzione temporanea con il cosiddetto “consigliere supplente”.

Nel dettaglio la norma interesserebbe tra gli altri anche Giuseppe Neri che punta ad un posto in Giunta ma con il timore di lasciare Palazzo Campanella.

Sarebbe dunque un vero e proprio ‘giubbotto di salvataggio’ per chi rimane senza incarichi e dunque un’arma in più per il Consiglio per mantenere e garantire più poltrone.

Contrariamente a quanto avvenuto nel Governo, con la riduzione del numero dei parlamentari, la Regione Calabria tenta invece di fare proprio il contrario con una sorta di legge dal sapore ‘più poltrone per tutti’.

A presentare la proposta sono stati i cinque capigruppo della maggioranza di centrodestra, Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Giovanni Arruzzolo (Forza Italia), Francesco De Nisi (Coraggio Italia-Italia al Centro), Giuseppe Graziano (Udc) e proprio Giuseppe Neri (Fratelli d’Italia) che adesso sperano nel ‘colpaccio’.

Con la norma sii stabilisce che quando il consigliere sostituito cessa dalla carica di assessore il Consiglio regionale dispone la revoca della supplenza e il reintegro nella carica. Il testo è motivato – si legge nella relazione alla Pdl – in un’ottica di separazione tra potere legislativo e potere esecutivo e in conformità a quanto disposto dall’articolo 3, coma 1, lett. c) della legge 164/2004.

La proposta di legge è stata adesso assegnata alla prima commissione del Consiglio regionale per l’esame di merito e alla seconda commissione per il parere finanziario.