Confartigianato Rc: 'Fondi dell'artigianato dormono nella tesoreria regionale'

"Notti insonni per gli artigiani che devono restituire le rate del mutuo, che devono pagare i dipendenti e i fornitori"

“Tanti artigiani della provincia di Reggio Calabria, con coraggio hanno continuato ad investire per ammodernare e innovare le loro attività, anche in questi tempi tremendi dominati dal virus. Questi artigiani hanno confidato anche nel sostegno specifico previsto dal fondo regionale dell’artigianato. Non hanno fatto i conti però, con la burocrazia calabrese e con i tempi biblici che scandiscono la vita della Cittadella».
A denunciare questa situazione è la Confartigianato di Reggio Calabria.

«Gli affanni, le scadenze che affliggono le imprese – continua – non trovano spazio ed ascolto nel palazzo regionale. La crisi imponeva risposte immediate e straordinarie ed invece è servita a dilatare i tempi di risposta che non erano certamente brevi. Oggi a distanza di un anno ci sono imprese che non hanno ricevuto quanto era loro dovuto. I fondi per gli artigiani ci sono, ma dormono tranquillamente presso la tesoreria regionale.

Quelli che passano notti insonni sono gli artigiani che devono restituire le rate del mutuo, che devono pagare i dipendenti, i fornitori. Gli artigiani che passano le loro giornate nei laboratori per produrre ricchezza certamente per l’azienda ma anche per l’intera Calabria . Gli artigiani che mettono nel conto la continua e drammatica guerra portata avanti dal covid contro le persone e l’economia. Gli artigiani che sono consapevoli della necessità di un confronto continuo con il mercato , con la competizione , con l’innovazione .

Questi artigiani l’unica cosa che non hanno messo in conto è l’ostilità manifesta dell’Istituzione Regione.  Le responsabilità dei ritardi sono certamente ascrivibili alla complessa macchina burocratica che governa la regione, ma c’è anche una struttura di governo politica che non può fare finta di niente, non può lavarsi le mani. Le responsabilità delle disfunzioni e dei ritardi sono comunque riconducibili a chi governa.

L’impegno della Giunta Regionale non può essere rivolto solo ed esclusivamente alla crisi sanitaria o al pnrr che certamente sono snodi fondamentali ma che non esauriscono l’intero sistema Calabria. Basta con i ritardi . La vera rivoluzione da fare in Calabria è avere una Regione con Debiti 0 cioè un Ente che onora in tempo reale ogni impegno finanziario che ha assunto.

Noi come associazione provinciale – conclude – e cioè soggetto che ha quotidianamente il rapporto diretto con le aziende interessate, aggiungiamo che la situazione deve essere sbloccata immediatamente perché temiamo ulteriori ritardi con l’avvento delle feste, anche perché le scadenze finanziarie delle imprese non vanno in ferie e non festeggiano .