Comunali a Reggio: Canale attacca Marcianò e Cuzzocrea prende le distanze

Il candidato a sindaco Andrea Cuzzocrea si dissocia dalle affermazioni sulla rivale Angela Marcianò

“In merito al post pubblicato questa mattina da Rosy Canale sul suo profilo Facebook personale e sul profilo di Adesso Parlo io, relativo alla candidatura a sindaco di Reggio Calabria di Angela Marcianò, tengo a precisare che trattasi di sue opinioni personali dalle quali il sottoscritto e il Mezzogiorno in Movimento nella sua interezza si dissociano completamente”.

Questo quanto dichiara Andrea Cuzzocrea, candidato a sindaco di Mezzogiorno in Movimento.

“Non è mai stato un modus operandi del Movimento – prosegue Andrea Cuzzocrea – il ricorso a tali toni aggressivi né lo diventerà nella campagna elettorale in corso a Reggio Calabria.

Resta nostra ferma intenzione promuovere con determinazione il cambiamento non transigendo sui nostri contenuti e sui nostri temi. È anche, tuttavia, nostra intenzione farlo in un clima di massima correttezza che agevoli il dialogo e crei i presupposti per sinergie e convergenze sulle nostre idee, senza che battaglie personali strumentalizzino il nostro impegno e alimentino sterili conflitti.

Ciò vale per la Città di Reggio Calabria e per ogni Territorio in cui il Movimento deciderà di proporsi”, conclude Andrea Cuzzocrea, candidato a sindaco di Reggio Calabria per Mezzogiorno in Movimento.

Di seguito il post integrale di Rosy Canale:

“La scalata ambiziosa degli sceriffi punta persino alla città metropolitana di Reggio Calabria, dove scende in campo con un’improbabile candidatura a sindaco Angela Marcianò, ex assessore ai lavori pubblici dell’amministrazione uscente. La reginetta, allora, venne imposta direttamente dal procur-attore nel ruolo di assessore, sebbene non avesse alcuna specifica competenza in merito: solo la convinzione (arcinota) che con una laurea di giurisprudenza in tasca sei più onesto degli altri. Ma destino volle che ancora una volta questa leggenda venisse smentita!!! Nella fattispecie la signora in questione nel ruolo di assessore, fin da subito, si è distinta per mera tracotanza, presentandosi ai consigli solo quando le pareva, costringendo il sindaco Falcolmatà a doverla “licenziare”.

Eh beh, se sei appoggiata dal divino Gratteri come minimo ti senti 3 c***i e pensi di poterti permettere anche il lusso di fare i capricci: per via di quel senso di onnipotenza che ti investe naturalmente… Una volta fuori gioco, la Marcianò iniziò a vomitare accuse e retroscena taciuti in precedenza (per convenienza…) che le hanno fruttato una condanna in primo grado per abuso d’ufficio e falso ideologico. Un buon inizio, diciamo, per una che ripresenta con la presunzione di voler governare la città! Ma non solo ricordate il suo inserimento nel direttivo nazionale del PD??? Non aveva nemmeno la tessera, ma anche qui Nicola delle meraviglie le aveva fatto un regalo simpatia! Tutto frutto della meritocrazia! L’avversione (non chiamiamola vendetta) profonda verso il disastroso “belli capelli” l’ha spinta ad offrirsi al servizio del popolo (siamo sicuri al servizio del popolo?).

La reginetta nei prossimi giorni ha in programma cene elettorali con una base di 50 persone. Chi pagherà questa campagna elettorale? Lei e il marito? O ci sono forse dei finanziatori? Quello che è certo è che reginè Angela Marcianò non è mai stata votata dal popolo, ma imposta con arroganza da Gratteri. Personalmente, non possiede nessun elettorato. I signori potentati che hanno criminalizzato e semi-distrutto Reggio Calabria cercheranno di far convergere sudi lei quei voti negoziati con promesse varie, proprio come accade nella peggiore politica”.