Carcere di Arghillà, Sinappe denuncia: ‘Carenza di personale insostenibile’
-20% nel ruolo base e -90% nei ruoli di sovrintendenti e ispettori. La denuncia del Segretario Provinciale Giuseppe Bandiera per la casa circondariale reggina
22 Febbraio 2022 - 09:32 | Comunicato

“Sono gravissime le condizioni in cui è costretto a lavorare il personale di polizia penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghillà ove i livelli di carenza organica toccano limiti preoccupanti”.
A denunciarlo è il Segretario Provinciale del Si.N.A.P.Pe, Giuseppe Bandiera, in servizio proprio presso il penitenziario reggino.
Carenza di persona al carcere di Arghillà: la denuncia del Sinappe
“Si pensi che la carenza di personale si assesta intorno alla soglia del 20% nel ruolo di base (prendendo a riferimento il personale previsto e quello amministrato), fino a superare del 90% nei ruoli dei sovrintendenti e degli ispettori – spiega Bandiera. Una carenza così importante incide negativamente sulla sicurezza dell’Istituto, la cui sorveglianza generale – compito precipuo degli ispettori e dei sovrintendenti – è demandata quasi interamente dagli appartenenti al ruolo di base, senza considerare che anche quest’ultimo risulta essere in sofferenza. Non va meglio dal punto di vista delle altre figure professionali – prosegue il rappresentante del Si.N.A.P.Pe – l’assistenza sanitaria interna per i detenuti è assicurata solo nel turno mattinale e solo nelle giornate feriali”.
A tutto ciò si aggiunge la piaga dei detenuti psichiatrici, la cui gestione dovrebbe essere devoluta ad apposite strutture sanitarie e che invece affollano i penitenziari del Paese.
“Servono azioni concrete per ridare respiro al personale di Arghillà; è con questo obiettivo che effettueremo una visita sui luoghi di lavoro con l’autorevole presenza del Segretario Generale del Si.N.A.P.Pe, dott. Roberto Santini”.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
La Segreteria Provinciale Si.N.A.P.Pe
