Reggio, la ‘Casetta blu’ protagonista di un cortometraggio mistery

Il regista del corto, Luigi Parisi racconta: "La Calabria che ho assaporato è diversa da quella dipinta dai media e dai film"


Chi non ha fantasticato sulla Casetta Blu della statale 106 che svetta tra Bocale e Reggio Calabria?

Ebbene, il regista romano Luigi Parisi, noto per aver diretto numerose fiction di successo per Canale 5 e aver realizzato tanti cortometraggi a tema horror/fantastico, ritorna nuovamente in Calabria con un nuovo progetto: La Casa Blu. “Era dal 2015 che, dopo aver visto questa spettacolare casa coloniale abbandonata, volevo dedicarle un progetto degno del suo fascino: il mio immaginario era stato stuzzicato anche a seguito di varie voci e leggende sui fantasmi che abitavano la casa” – spiega il regista. Così, Luigi Parisi, aveva cercato di risalire invano ai proprietari per poter produrre un piccolo video, inizialmente una video-inchiesta.

Ma poi, venuto a conoscenza, tramite la compagna Cecilia C. Maesano Monorchio, di un servizio della giornalista Gabriella Lax andato in onda nell’agosto del 2020 su LaCtv proprio sulla Casetta Blu (in cui appariva intervistata la proprietaria Maria Antonietta Zuccalà), ecco, che tutto ha preso un’altra piega.

Ispirato dalle storie che aleggiavano su quella dimora dalle mura blu cobalto, è nato nel giro di poche ore, un soggetto denso d’atmosfera e dalle tinte da brivido.

“Gli interni però” – riferisce ancora Parisi- ”erano al limite dell’agibilità e sfruttare tutte le bellissime stanze era impossibile”. È qui che è entrata in gioco “una equipe” di persone davvero volenterose a cominciare dall’organizzatrice Cecilia C. Maesano Monorchio, dalla location manager Domenica Monorchio, dal professor Saverio Verduci, da Giovanni Verduci, sindaco di Motta San Giovanni e Enza Mallamaci, assessore comunale con delega alla Cultura, che si sono adoperati per cercare gli ambienti mancanti. Il professore Verduci e l’assessore Mallamaci si sono impegnati sul territorio di Motta con grande dedizione, ottenendo alla fine le location giuste per il regista: le hanno trovate infatti nelle persone di Memè Infortuna e famiglia (con la moglie Caterina, la figlia Sabrina e l’amica Rossella Infortuna), che per il film hanno ripulito e “scenografato” il loro antico stabile.

Gli attori? Reggini ovviamente, ma specificatamente “non attori”. Nel senso che Parisi ha voluto proprio persone alla prima esperienza, fidandosi del suo intuito e dell’esperienza maturata anche con chi non aveva mai recitato davanti ad una macchina da presa. “È stata una sfida far recitare chi non ha nulla a che fare con questo mestiere. Ma volevo una performance diversa, meno impostata e più spontanea possibile” racconta ancora Parisi. Non contento di tutto questo, il film-maker ha voluto nel plot del film un introducing velato di esoterismo, in cui una maga, predice un oscuro segreto ad un sedicente medico (rispettivamente interpretati da Marinilda Rubeiro e Vincenzo Pinneri). Ad aggiungersi alla lista degli attori, per la prima volta sullo schermo la piccolissima Natalia Pinneri (sei anni!) e sua sorella Vittoria (12 anni), quest’ultima dietro le quinte, alla sua seconda esperienza come giovanissima aiuto-regista. “Per la scena della divinazione, volevo alle spalle della maga, un gufo o una civetta. Già, ma dove andarli a trovare?”. E qui, che sopraggiunge l’intervento dell’amico Ben Marra di Radio Touring 104 presentandoci Mary Foti e il dott. Giuseppe Barillaro che, oltre un bellissimo barbagianni (Babalù) ed una strepitosa civetta delle nevi, Carmela (la stessa specie usata su Harry Potter!), ci hanno fornito la loro abitazione per poter realizzare la scena in questione.

Il regista conclude:

“Anche questo piccolo film, ha come prerogativa di essere a costo zero, privo di budget, così come lo sono tutti i miei cortometraggi. Questo perché sostengo che avere i soldi non equivale per forza ad avere maggiore qualità del prodotto. La costruzione della linea produttiva è sostenuta infatti soltanto dalla volontà delle persone che ne hanno preso parte e che, attraverso il loro impegno e le loro forze, lo hanno reso possibile. Dipinta troppo spesso dai media e dai film, una terra avvezza alla criminalità organizzata, la Calabria che io ho assaporato è tutt’altro. La disponibilità e l’accoglienza dei calabresi non l’ho mai incontrata da nessun’altra parte: tutti si sono prodigati in maniera del tutto gratuita e anzi, intervenendo a proprie spese per aiutarmi nel migliore dei modi. Una collaborazione che commuove e che dovrebbe essere d’esempio per come una comunità dovrebbe interagire per un mondo migliore. Per questo adoro girare in Calabria, ho sempre trovato entusiasmo, educazione e ospitalità. E per questo, li ringrazio tutti dal profondo del mio cuore. Ci tengo a ringraziare infine con stima e amicizia, il dott. Saverio Anghelone che, nonostante l’attività elettorale in corso, ha speso il suo prezioso tempo dedicando a questo lavoro, lo stesso impagabile impegno che ho potuto apprezzare in altre passate collaborazioni.”

Le riprese troveranno la loro conclusione proprio nella Casetta Blu e a montaggio ultimato (Parisi si avvarrà delle musiche del Globo d’Oro Marco Werba e del celeberrimo Adam Kadmon, volto mascherato del programma Mistero di Italia1) il breve film sarà proiettato in una sala ancora da definire e diffuso via web e in festival specializzati.

Il progetto “La Casa Blu” sarà presentato alla stampa e agli addetti ai lavori giovedì 8 ottobre, con inizio alle ore 16.00, nell’aula consiliare del Comune di Motta San Giovanni. Saranno presenti il regista Luigi Parisi, il sindaco Giovanni Verduci, l’assessore Enza Mallamaci, gli attori e quanti hanno collaborato al progetto.