San Roberto e il poliambulatorio mai adibito a centro vaccini

In una nota, il sindaco Micari ribadisce la volontà del Comune di avere un proprio centro e rinnova l'istanza alle istituzioni preposte

Con il passare dei mesi il numero de centri vaccinali a Reggio Calabria è aumentato in modo significativo. Basti pensare che, inizialmente, sul territorio era presente unicamente quello di palazzo Campanella. A seguire, poi, tanti altri sono stati aperti in seguito al parere favorevole delle istituzioni. Tante zone, però, a distanza di mesi dall’inizio della campagna si trovano ancora sprovviste di un centro “vicino“, problema non indifferente in particolar modo per gli anziani.

È il caso del Comune di San Roberto che, da tempo, ha fatto richiesta per convertire il proprio poliambulatorio in un centro per l’inoculazione dei vaccini. Pur avendo ricevuto parere positivo, qualcosa deve essersi bloccato o andato storto perché il centro non è mai divenuto tale, né tantomeno è stato inserito nella piattaforma che permette ai cittadini di prenotare il proprio appuntamento.

Il sindaco Micari: “Il centro vaccini a San Roberto è un presidio irrinunciabile”

«Sento il dovere di rendere noto alla Cittadinanza che in questi giorni il Comune di San Roberto ha rinnovato l’istanza ufficiale alla Regione Calabria, alla Prefettura di Reggio Calabria, all’ASP di Reggio Calabria ed al Direttore Sanitario del Grande Ospedale Metropolitano per chiedere il motivo per cui il Poliambulatorio Civico presente ed attivo a San Roberto non sia stato ancora eletto a Centro Temporaneo di vaccinazione contro il Covid-19, nonostante i sopralluoghi e pareri favorevoli già da mesi espressi dai funzionari preposti dell’ASP, privando la popolazione sanrobertese e dei centri montani limitrofi di un ausilio concreto per debellare la pandemia nel nostro territorio».

Così in una nota il sindaco Antonino Micari del Comune di San Roberto, il quale, ha fermamente ribadito la volontà e l’impegno che il proprio ente possa svolgere in chiave aspromontana. Infatti, secondo quanto emerso dai confronti con gli operatori locali, il Poliambulatorio sanrobertese potrebbe provvedere ad inoculare almeno duecento dosi settimanali di vaccino.

«Mi metto in prima persona nei panni di quelle famiglie con persone anziane, con disabilità o scarse capacità motorie, le quali sono costrette a viaggiare verso Reggio o Scilla, quando non a Melito, Taurianova od addirittura in alcuni casi a Serra San Bruno – prosegue Micari – Il che in un Comune montano comporta difficoltà incomprese dai centri della marina, riguardanti innanzitutto il trasporto pubblico di massa, inadeguato nelle aree interne a garantire il rispetto degli orari e delle tempistiche dettate dai centri di vaccinazione presenti oggi in piattaforma. In veste di sindaco e di cittadino aspromontano ho ribadito in tutte le sedi a cui mi è stato possibile accedere la necessità di non ritardare ulteriormente l’elezione a centro vaccinale del nostro Poliambulatorio, un presidio territoriale irrinunciabile. Dateci i vaccini e garantisco che debelleremo questo male dalle nostre colline e montagne con efficienza e celerità».