CGIL-SILP: 'Reggio Calabria avvelenata dall’ennesimo atto criminale'

I numeri della sicurezza - dicono i 2 sindacalisti - sono impietosi

“I numerosi episodi di cronaca nera che si sono susseguiti periodicamente nella nostra città sono il risultato di una politica nazionale sulla sicurezza che continua ad essere strumentalizzata e al centro sempre di propaganda politica, quando invece questi temi dovrebbero essere trattati in modo più serio e competente.”
 
Lo dichiarano, in una nota congiunta, il segretario generale della Cgil di Reggio Calabria Gregorio Pititto e il Segretario ProVinciale del sindacato di polizia Silp Cgil Francesco De Fina.
“I numeri della sicurezza – dicono i 2 sindacalisti – sono impietosi. Nel 2008 in polizia eravamo 108 mila unità. Oggi siamo 96 mila. In Italia operano le forze di polizia più anziane di tutta Europa. L’età media è 47 anni, una decina in più rispetto agli altri paesi europei. Come si fa a fare un inseguimento in strada a 47 anni? Oltre all’età non competitiva per i servizi in strada, stiamo perdendo unità anno dopo anno. In compenso aumentano le emergenze: la lotta al crimine organizzato, la corruzione, la gestione dei flussi migratori, il terrorismo interno e internazionale di matrice religiosa. Ma noi siamo meno e più vecchi”.
 
“L’ultima denuncia del Capo della Polizia Franco Gabrielli – concludono Pititto e De Fina – è significativo.  Le assunzioni di poliziotti non coprono i pensionamenti, l’età media avanza come abbiamo detto e già oggi per garantire i servizi e gli impieghi ordinari le donne e gli uomini in divisa faticano moltissimo, da tutti i punti di vista”.