Checco Zalone divide la Calabria: “Genio, w l’ironia”. “Uno scempio, ci ha offeso”
Sui social un diluvio di commenti, tra questi anche quello di Spirlì: "Ipocriti e ignoranti. Zalone fa ridere come Pio e Amedeo"
03 Febbraio 2022 - 10:50 | di Redazione

Checco Zalone divide la Calabria in due. L’intervento del comico pugliese sul palco di Sanremo, con la prima parte incentrata su una sorta di fiaba post moderna in salsa ‘calabro-brasiliana’ ha causato un diluvio di commenti e prevedibili polemiche sui social network.
“Genio, ci ha fatto ridere” oppure “Che vergogna, ci ha offeso”: la verità dove sta? Difficile capirlo. Di sicuro Zalone ha voluto toccare ancora una volta le corde del politicamente scorretto (come fatto successivamente con la nuova generazione di rapper o con i virologi) ottenendo l’effetto voluto, ovvero far discutere.
Tra i difensori di Checco Zalone, anche l’ex presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì.
“VIVA LA SANTA IRONIA!!! Però… Vorrei capire perché si può ironizzare (giustamente) sui Calabresi e le loro (nostre) donne, sulla soppressata e la ndujia, e anche la cipolla di Tropea – e va benissimo – perfino su Gesù e il Battesimo, ma non si può ironizzare su islam, neri, omosessuali. Almeno pubblicamente, visto che, poi, li senti in privato dire porcherie di ogni genere su tutti!!!
Chi mi spiega dove comincia e dove finisce l’odio e la capacità di ridere – anche amaramente – di se stessi e della miseria umana? Continuo a seguire Sanremo a pizzichi e bocconi, perché non ho la costanza di ascoltare decine di canzoni tutte insieme, ma, a me, l’ironia di Che Cozzalone, perché così si deve pronunciare e non con la Z dolce, fa sorridere e mi mette di buonumore. Come e quanto Pio e Amedeo!
Ma, allora, le regole DEVONO VALERE PER TUTTI! Ipocriti e ignoranti!”, il pensiero di Spirlì.
Le critiche arrivano da voci diverse, anche a livello nazionale, fra queste anche quella dello scrittore Jonathan Bazzi:
“Che assenza totale di talento, oltre che di intelligenza emotiva. Non vedevo Zalone dalla parodia di Carmen Consoli/zio Santuzzo, e ora mi sono ricordato perché”.
Critica anche la comunità LGBT, tra i commenti negativi quello di Vladimir Luxuria.
“Mi è sembrata intanto una performance un po’ scarsa, da Zalone ci saremmo aspettati di più. E’ anche un po’ una ripetizione, questa volta più fallita, rispetto alla canzone sugli uomini sessuali che invece aveva fatto tanto ridere. Una trans si può cercare anche in un locale, in un luogo di lavoro, su un autobus – spiega a Adnkronos – non è che per avere un contatto con una trans si debba per forza andare nel vicoletto buio”.