Colori delle Regioni: si salva la Calabria?

Secondo il nuovo monitoraggio della cabina di regia, la Calabria si presenta con dei dati al limite

In vista del nuovo decreto sulle misure anti-Covid, la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi ha deciso di riaprire asili nidi, scuole elementari e scuole medie (solo la prima classe) anche in zona rossa a partire dai giorni successivi alle vacanze di Pasqua. Le restrizioni previste per le Regioni, e quindi la suddivisione in fasce di colore rimarrà tale ancora per un po’, la vera novità è che non ci saranno zone gialle fino al mese di maggio.

Le restrizioni in Italia per piegare il contagio

Un altro stop a ristoranti, cinema, teatri e palestre che, fino al mese di maggio, non avranno neanche la speranza di un pizzico di normalità. A deciderlo, con il parere degli esperti, è stato il Presidente del Consiglio dei Ministri che ha annunciato l’arrivo di nuovi sostegni, finanziati dalla richiesta di un nuovo scostamento di bilancio verso la prima metà di aprile.

Le prossime settimane, dunque, saranno ancora caratterizzate da un clima di chiusura da parte dell’Italia. La scadenza del decreto è stata fissata al 30 aprile anche perché in quella data scade lo stato d’emergenza.

Il monitoraggio Iss e Ministero della salute

Secondo quanto riportato nell’ultimo report a cura della cabina di regia tra l’Istituto Superiore di Sanità ed il Ministero della salute, in Italia si osserva un “miglioramento complessivo del rischio, sebbene complessivamente ancora alto”.

Cinque Regioni (Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Piemonte, Puglia e Toscana) hanno un livello di rischio alto. Tredici tra Regioni e Province anno una classificazione di rischio moderato (di cui dieci ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e tre hanno una classificazione di rischio basso (Basilicata, Campania, e la Provincia Autonoma di Bolzano).

Tra le 13 Regioni con Rt maggiore di uno,  la Valle d’Aosta ha un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,5 compatibile con uno scenario di tipo 4, e la Calabria ha un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Otto Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.

Per quanto riguarda la Calabria, l’indice Rt tocca ma non supera la soglia critica. E quindi per un soffio la regione dovrebbe restare arancione. Non preoccupa infatti l’incidenza dei contagi, lontana dal livello di guardia. Se così dovesse essere la divisione delle Regioni sarebbe la seguente:

  • Zona rossa: Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Puglia, Campania e Valle d’Aosta.
  • Zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, PA Bolzano, Sicilia, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna e Molise.