Come eseguire la rasatura di una parete esterna a regola d’arte
Tutte le info per realizzare una rasatura di una parte esterna nel migliore dei modi
27 Dicembre 2022 - 19:06 | di Redazione

La realizzazione o il ripristino della facciata di una parete esterna richiede un ciclo d’intervento ben preciso, indispensabile per ottenere un risultato valido tanto dal punto di vista estetico quanto in termini strettamente tecnici. In particolare, dopo la posa dell’intonaco, è necessario che venga approntata la rasatura dell’intera facciata: di seguito, vediamo di cosa si tratta e qual è il modo migliore per eseguirla.
Intonaco e rasatura: qual è la differenza?
Il processo costruttivo di un’opera in muratura si completa mediante la realizzazione dell’intonaco, un elemento costruttivo che assolve sia funzione protettiva che estetica in quanto regolarizza le superfici murarie. È parte integrante del cosiddetto ‘involucro edilizio’, ossia è il rivestimento che viene applicato alle pareti, interne ed esterne. L’intonacatura delle pareti serve sia a rendere il supporto regolare e uniforme e sia a proteggerlo dalle sollecitazioni che possono derivare dall’esposizione agli agenti atmosferici. Un intonaco posato a regola d’arte deve essere in grado di garantire lo scambio termico tra interno ed esterno nonché assecondare le leggere deformazioni che possono avere le pareti e deve quindi risultare abbastanza risultando elastico senza produrre fessure o crepe.
La rasatura (o ‘finitura’) consiste nella posa del terzo e ultimo strato di intonaco, quello più esterno con valenza estetica, che viene realizzato utilizzando prodotti contraddistinti da una granulometria più fine. È fondamentale che la rasatura delle facciate esterne sia eseguita secondo la regola dell’arte, in maniera tale da preservare l’integrità materiale dell’intonaco e della muratura sottostante, proteggendola dal degrado provocato dalle intemperie e dagli agenti atmosferici.
Utensili e materiali per la rasatura
Per approntare un intervento di rasatura occorre un apposito rasante cementizio; qualora la muratura risulti danneggiata o presenti parti incoerenti (o prossime al distacco), è necessario adoperare una malta cementizia per riparare e ripristinare del supporto. In base alle caratteristiche della muratura, dello stato dell’intonaco ed alle esigenze applicative, la rasatura può essere anche ‘armata’, ossia integrata con la posa di una rete di rinforzo in fibra di vetro disposta all’interno del suo spessore. Inoltre, in caso di intonaci esistenti che presentano spolverio superficiale e si presentano molto porosi è consigliabile fare uso di un primer di preparazione alla rasatura.
L’applicazione del rasante richiede l’utilizzo di spatola e frattazzo, sia liscio che di spugna; per la miscelazione dello stesso occorre acqua e un trapano miscelatore.
Interventi di preparazione
Come già accennato, in alcuni casi la rasatura può essere realizzata solo dopo aver ripristinato l’intonaco di fondo. Tale intervento risulta necessario in presenza di parti ammalorate o particolarmente danneggiate che rischiano di staccarsi dal supporto murario.
In tal caso, la prima cosa da fare è pulire accuratamente il supporto con una spazzola di ferro; per un trattamento più efficace, è possibile impiegare un’idropulitrice, sfruttando un getto d’acqua ad alta pressione per rimuovere anche residui di sporco e impurità minori. Quando il supporto risulta stabile e privo di parti incoerenti occorre inumidirlo e quindi, si può procedere con la regolarizzazione delle superfici con apposita malta cementizia.
Realizzare o ripristinare la rasatura
Completati gli eventuali interventi di riparazione del supporto, è possibile eseguire la rasatura del muro esterno; come spiega il portale specializzato sg-lifeupgrade.it, il ciclo tecnico di intervento prevede, in caso di sottofondi porosi e con spolverio superficiale l’applicazione di un primer di preparazione.
Fatto ciò, è possibile applicare una prima mano di rasante con spatola d’acciaio, creando uno strato spesso pochi millimetri. Se l’intervento di rasatura lo prevede – per le pareti esterne generalmente è consigliabile eseguire anche questo passaggio – a questo punto bisogna annegare una rete in fibra di vetro all’interno della prima mano di rasante; questo accorgimento serve a conferire una maggior resistenza alla facciata esterna. La rete va poi coperta con una seconda mano di rasante, da applicare quando la prima ha già cominciato a fare presa. La rasatura viene completata attraverso un ulteriore lavorazione denominata frattazzatura, che viene eseguita con un frattazzo di spugna inumidito. Quando il rasante è asciutto, la parete può essere tinteggiata (dopo aver dato una mano di primer) o colorato con un rivestimento colorato a spessore.
