Come fare la pignolata calabrese con glassa e miele ai profumi di agrumi

di Gianluca Putortì - La pignolata, conosciuta an

di Gianluca Putortì – La pignolata, conosciuta anche come pignolata glassata è un dolce tipico delle città di Messina e Reggio Calabria.  La pignolata glassata è inserita nei prodotti di tradizione reggina nell’elenco dell’Assessorato Caccia e Pesca della Regione Calabria. Il dolce è ampiamente diffuso anche nella Sicilia orientale  e nell’area calabrese che va da Melito a Scilla dove vi è una variante con glassa al gusto di bergamotto, oltre alla tradizionale con cedro e cioccolato. È un dolce tradizionalmente tipico del periodo di carnevale, tuttavia oggi lo si produce durante tutto l’anno. Si presenta come un mucchietto di pigne di varie dimensioni ricoperte di glassa bianca al limone e scura al cioccolato e dall’odore di essenza di cedro (o bergamotto) e cioccolato vanigliato.
La pignolata glassata deriva direttamente dalla pignolata al miele, che prevedeva un mucchietto di “pigne” fritte ricoperte da miele (versione ancora diffusa nei comuni montani delle due province). Questo dolce tipico nasce nel periodo della dominazione spagnola, quando su commissione di famiglie nobili si rielaborò la precedente ricetta “povera” sostituendo la copertura con una dolcissima glassa aromatizzata al limone ed al cacao. Oggi la pignolata, che nel corso dei secoli si è diffusa in tutta l’area dello Stretto, è il dolce tipico più apprezzato della zona e vi è prodotto in grandi quantità per l’esportazione in Italia ed all’estero.
Il carnevale si avvicina e oggi, con l’aiuto dei miei  fedelissimi amici di  BIO AGRI vi propongo una variante della glassa e del miele al profumo di arancia e mandarino, utilizzando proprio gli agrumi biologici di questa azienda a Km0.
Occorrono: 300 gr di farina, 3 uova, 100 gr di zucchero, 1 bicchierino di liquore Strega, 30 gr di burro, 500 gr di miele, latte q.b., 1 bustina di vaniglia, 1 scorza di limone, 1 cucchiaio di succo di arancia o 1 cucchiaio di succo di mandarino, olio per friggere q.b., , una manciata di codette di zucchero colorate.
Per la preparazione metto la farina su un piano di lavoro , a  fontana, e aggiungo lo zucchero, le uova, la vaniglia, il liquore e il burro sciolto; mescolo con cura e fino a formare un impasto omogeneo. Copro e lascio riposare per 30/40 minuti almeno; successivamente, con l’impasto, formo  degli gnocchetti della grandezza di un paio di centimetri che metto da parte su un telo leggermente infarinato. Scaldo  l’olio fino a raggiungere la temperatura ottimale per la frittura, abbasso la fiamma a fuoco moderato,   metto gli gnocchetti a friggere  in modo che possano dorarsi; appena prendono il tipico colore dorato li scolo e li lascio ad asciugare su dei fogli di carta assorbente precedentemente preparati.
Passo alla preparazione della copertura.
In un tegame sciolgo il miele, profumato con la scorza di limone, e man mano aggiungo il succo di arancia o di mandarino (a seconda dei gusti),  verso gli gnocchetti e mescolo con cura, in modo da amalgamare il tutto bene.
Sistemo i dolci ancora caldi su un piatto, formando una piramide e li cospargo con una manciata abbondante di codette di zucchero.
Buona ricetta a tutti. Vi aspetto martedì con “I tipici, i piatti della tradizione”.
Tutti gli ingredienti utilizzati provengono da colture locali e sono fornite da BIOAGRIKM0, l’unica azienda a Km0 che vi porterà frutta e ortaggi direttamente a casa vostra.