Comunali 2020, Minicuci: 'Catonateatro non si tocca'

Chilà: “Falcomatà ci ha affossato”

Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro tra Lillo Chilà, patron di Catonateatro, e Antonino Minicuci, candidato a sindaco di Reggio Calabria per la coalizione di centrodestra. Un dialogo propositivo, durante il quale Minicuci ha voluto conoscere in maniera dettagliata le difficoltà che Catonateatro sta vivendo.

“‘La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande”.

Ho pensato immediatamente a questo celebre aforisma una volta terminato il cordiale incontro con Lillo Chilà, patron di Catonateatro. Ascoltando le sue parole, la rabbia e lo sconforto, ho capito una volta di più perchè Reggio Calabria necessita di un cambiamento radicale a trecentosessanta gradi.

Non si può affossare la cultura, mettendo in seria difficoltà chi da quasi mezzo secolo si spende con passione e sudore per offrire ai reggini un servizio essenziale. Si, perchè la cultura è un bene primario: come l’acqua, l’aria, il tetto che abbiamo sopra la testa nelle nostre case. Non si può vivere senza abbeverarsi dal pozzo inesausto della cultura. La coscienza, che sia individuale o collettiva, ha assoluto bisogno di continui stimoli culturali per formarsi ed espandersi.

Catonateatro è una splendida realtà che da decenni porta in riva allo Stretto il meglio del panorama culturale nazionale e internazionale. E’ un patrimonio da preservare, custodire con cura al pari di tutte le altre realtà culturali presenti in città. L’attuale amministrazione invece, con le solite prese in giro secondo quanto dettomi da Chilà, sta rischiando seriamente di far chiudere i battenti ad una realtà forgiata e fatta crescere nel migliore dei modi nel corso degli anni.

Il programma che abbiamo stilato per rilanciare Reggio Calabria -spiega Minicuci- vede la cultura e l’arte in genere al centro delle nostre idee. Perchè significa sviluppo non solo sociale ma anche economico e turistico. Per queste ragioni sono numerosi i progetti che abbiamo in mente per dare un impulso importante al settore artistico-culturale del nostro territorio. Catonateatro, assieme a tutte le espressioni culturali di Reggio Calabria, con il centrodestra al governo cittadino saranno salvaguardate e valorizzate. Seppur di proprietà privata, con noi uno dei principali e storici templi artistici della città, il Teatro Siracusa, non sarebbe mai diventato una paninoteca”, le parole del candidato sindaco per la coalizione di centrodestra.

Lillo Chilà, al termine dell’incontro, ha ribadito l’amarezza per la situazione che Catonateatro sta attraversando.

“Falcomatà ci ha affossato. Ha fatto delle promesse sul cartellone del 2019 che non sono state mantenute. È una vergogna, questa amministrazione ha compromesso 35 anni di attività dell Polis Cultura. Ancora una volta -sottolinea Chilà- certifichiamo il mancato riconoscimento da parte degli Enti della nostra attività. Abbiamo sempre lottato per la cultura ma da due anni non prendiamo alcun contributo e, adesso, siamo con l’acqua alla gola. Viviamo con i prestiti delle banche, i nostri amministratori -conclude il patron di Catonateatro- non possono spendere i soldi destinati alla cultura per altro”.