Comunali Reggio, Murolo: ‘Dentro o fuori il Palazzo il progetto di Klaus Davi continuerà’

In attesa del responso ufficiale si fortifica un’esperienza che è solo all’inizio: ‘Noi vincitori morali. Saremo opposizione costruttiva’

“Quello della Lista Davi sarà un percorso che proseguirà nel tempo, per onorare l’impegno che Klaus, e noi tutti, abbiamo preso nei confronti dei cittadini. E questo a prescindere dalla nostra presenza o meno a Palazzo San Giorgio. E sarei stupido se dicessi che non ci resteremmo male se alla fine non dovessimo farcela, ma abbiamo avuto una risposta tale dai reggini che, comunque, sentiamo la responsabilità del percorso intrapreso. Non c’è dubbio che ci sia molta aspettativa nei nostri confronti”.

Ad assicurarlo è Massimo Murolo, uno dei 25 candidati della lista che ha sostenuto Klaus Davi nella corsa a Palazzo San Giorgio. Con i suoi circa 240 voti (si aspetta la conferma del dato) ha contribuito al raggiungimento della fatidica soglia del 3% per poter entrare dalla porta principale a Palazzo di Città. Ma forse questo non basterà. Rumors della prima ora, per la verità, avevano messo sempre in bilico l’elezione di Klaus Davi, ed oggi il quadro non appare ancora limpido.

“Al momento – rimarca Murolo – non c’è nessuna conferma. Rimaniamo in attesa lasciando lavorare chi di competenza”.

Di certo c’è la voglia di lasciare il segno:

“Se dovessimo riuscire ad entrare in Consiglio vogliamo fare, a differenza degli ultimi anni, un’opposizione costruttiva. Senza stupido ostruzionismo. Ci porremo in funzione di sentinelle e controllo. Anche perché Klaus rappresenta una garanzia di trasparenza e non incarna interessi particolari. E noi, non avendo vincoli politici non ragioneremo per partito preso. Ci saranno dei punti che porremmo all’attenzione dell’amministrazione sperando che saranno presi in considerazione, e voteremo tutto quello che sarà buono per la città, bocciando le cose che non ci convinceranno”.

Ma a proposito della presenza in Consiglio, Murolo una idea se l’è fatta, ed è chiara.

“Al di là dei dati effettivi, si sa che molte schede sono state annullate. Gli elettori sono apparsi confusi tanto dal fatto di non leggere nella scheda la dicitura Klaus Davi, ma il suo cognome (Mariotti, ndr), quanto dal voto disgiunto. Ma alla fine, la volontà di votarlo è stata chiara. Il dato che emerge in questa tornata elettorale è che oltre 5 mila persone hanno votato noi. Abbiamo preso più  voti di Lega e Movimento 5 Stelle, che sono partiti di governo. A reggio c’è la tendenza a salire sul carro del vincitore, si vota con la teoria del voto urile, ma nonostante tutto abbiamo fatto risultato. E per questo io credo che i vincitori morali di queste elezioni siano proprio Klaus Davi e la lista a suo sostegno”.

Murolo racconta di aver capito che la strada era quella giusta quando anche altri candidati hanno copiato il modo di fare la campagna elettorale di Davi:

“Siamo stati i primi ad andare a San Gregorio o al mercato, insomma gli altri hanno percepito la forza di quel modo di intendere la campagna elettorale e hanno fatto esattamente le stesse cose che ha fatto Klaus. Ma se guardo ai risultati vedo un Falcomatà che ha preso la metà dei voti del 2014; il centrodestra che si è messo d’impegno per perderle, e una Marcianò alla quale qualcuno gli ha fatto crede di poter arrivare al ballottaggio. Ecco perché, ripeto, siamo noi i vincitori morali”

Operatore socio sanitario, allenatore di minivolley, Massimo Murolo è anche uno youtuber che attraverso il suo canale (nakedmonkeyrc) si diverte non trascurando l’impegno civico, trattando i temi caldi della città e lanciando iniziative. È una sorta di emigrato di ritorno, Massimo. I suoi genitori, reggini, si trasferirono a Bari per motivi di lavoro e lui a 19 anni ha deciso di ritornare nella sua terra, con tanti sogni nel cassetto e la presunzione – dice lui – di poter dare il proprio contributo alla città.

Così il suo impegno si è canalizzato nella lista a supporto del massmediologo svizzero.

“Ci siamo ritrovati in lista 25 persone che non avevano mai fatto politica in prima persona. Siamo un gruppo di cittadini lavoratori che hanno scelto di affiancare Klaus in questa campagna elettorale. Venticinque cittadini che l’hanno potuta fare nei ritagli di tempo, senza aprire segreterie politiche o stampare manifesti. E a ben vedere la nostra campagna ha pagato”.

Murolo guarda anche al passato per spiegare il fenomeno Davi:

“E’ fuori di dubbio che il reggino ha percepito una certa distanza dalle istituzioni cittadine. Vedere un candidato sindaco fare un certo tipo di campagna elettorale, tra la gente, bloccando il traffico, soggiornando nei quartieri periferici, ha fatto breccia negli elettori. Essere riusciti a far entrare a Palazzo San Giorgio una persona come Klaus è una fonte di speranza per tanti reggini che vogliono vedere risorgere la propria città. Lui sarà portatore del programma propagandato in campagna elettorale ed è scontato, per i contatti e le conoscenze che ha, e per le idee messe in questa campagna elettorale, che ci sarà un ritorno per la città. Il suo segreto è fare capire che le cose che ha ipotizzato possono realizzarsi anche con fondi privati. La sua capacità di attirare l’attenzione su di se, farà bene alla città”.