Concorso nazionale 'Si(i) unico/a': il trionfo dei ragazzi dell'I.C. Alvaro di Melito

La classe II B della scuola di Melito di Porto Salvo sale sul primo gradino del podio per il Concorso nazionale "Sì(i) Unico/a"

“Ognuno di noi è un filo unico e irripetibile nell’intricata rete della vita ed è qui per dare un contributo”.

Dalla citazione di Deepak Chopra è partita la riflessione dei 25 alunni (e non solo!) della classe II B della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto ComprensivoCorrado Alvaro” di Melito di Porto Salvo diretto dalla prof.ssa Antonella Borrello. Grazie al coordinamento curato dalle docenti Giuseppina Iracà e Nadia Trotta, gli alunni hanno elaborato un prodotto originale e creativo che li ha resi protagonisti attivi e VINCITORI ASSOLUTI DEL I PREMIO AL CONCORSO NAZIONALE MULTIDISCIPLINARE “SÌ(I) UNICO/A” indetto dalla Consulta delle Persone con Difficoltà (CPD) di Torino in vista della giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, celebrata ogni 3 dicembre.  Le attività sono state condotte riprendendo l’obiettivo principale del concorso che mira a stimolare riflessioni e confronti partecipati e ad animare il senso critico e la consapevolezza sui temi dell’inclusione. Grazie allo stimolo della partecipazione al concorso, gli alunni hanno acquisito conoscenze e consapevolezza di ciò che appare “diverso”, al fine di ridurre i pregiudizi e le paure che scaturiscono dall’incontro con la disabilità e, in generale, con tutte le differenze”. Al fine di abbattere le barriere mentali costruite dal pregiudizio del “diverso da me”, la rete-scuola si è messa all’opera cercando innanzitutto di definire l’identità di ciascuno attraverso la realizzazione di uno stemma personale. Alla stregua dei nobili cavalieri medievali, alunni, docenti, personale ATA e la dirigente hanno realizzato un elaborato grafico originale, partendo dalle piste di lavoro suggerite.

La condivisione del manufatto è stata un momento fondamentale di osservazione, ascolto, attenzione, cura di sé stessi e degli altri e aver risposto alla domanda “Chi sono io?” ha evidenziato delle personali caratteristiche riassumenti pregi e difetti, forze e fragilità, espressione di valori unici e caratterizzanti. Le risposte emerse come desiderio di libertà, voglia di conoscersi, scoprirsi e accettare sé stessi e gli altri così come sono, capire che si è persone con dei diritti da rispettare hanno condotto alla riflessione finale che bisogna essere sempre sensibili e attenti a chi ha bisogno d’aiuto, prendendosi cura gli uni degli altri, nella comprensione reciproca e nello sviluppo di un forte senso di empatia. Per questo, gli stemmi sono stati unificati da un filo conduttore colorato che ha dato vita ad un percorso conoscitivo, affettivo, relazionale, emozionale.