Reggio, Confcommercio nel caos: nulla l'elezione di Lorenzo Labate?

"Compiuti gravi atti, Matà ha operato senza alcuna autorizzazione", affermano alcuni ex associati espulsi

Confcommercio Reggio Calabria nel caos. Da diversi mesi la Confederazione Generale Italiana delle Imprese, delle Attività Professionali e del Lavoro Autonomo vive in riva allo Stretto una situazione tutt’altro che idilliaca. Le prime frizioni risalgono al 2020, periodo che vedeva l’ex presidente Gaetano Matà al centro di polemiche e tensioni con alcuni associati.

Tensioni risolte in modo deciso da Matà che ha espulso chi andava contro la sua linea e gli contestava una gestione ‘personalistica’ di Confcommercio. Proprio da queste diatribe, e solo dopo la sfiducia avvenuta nei suoi confronti, Matá ha costruito una maggioranza alternativa a quella effettiva.

Fatto reso possibile grazie anche all’ingresso ‘lampo’ nell’organo Assembleare di Lorenzo Labate. Il voto favorevole del futuro Presidente e l’estromissione di alcuni organi dalla votazione ha decisamente favorito l’espulsione dei membri della Confcommercio che però hanno impugnato il provvedimento e promesso battaglia legale su tutti i fronti per ristabilire la democrazia interna.

Sul tavolo delle diatribe anche una denuncia per mobbing nei confronti di Matà, presentata dall’oramai ex Direttore dell’ente (anch’essa revocata), Marisa La Nucara. La diffida risale al 2020, ed è solamente uno degli innumerevoli momenti di attrito e contrasti tra il Presidente Matà e gli associati dell’ente da lui presieduto.

Si arriva al febbraio 2021, quando Matà rassegna le dimissioni. Al suo posto, quale nuovo presidente di Confocommercio Rc è subentrato Lorenzo Labate. Da sottolineare come su un binario parallelo, prosegue il contenzioso giudiziario tra Matà e gli ex associati da lui espulsi. Associati che nel giugno 2020 avevano presentato una mozione di sfiducia lamentando un vero e proprio abuso di potere da parte di Matà, ricevendo in cambio da quest’ultimo l’espulsione.

Si arriva così ai giorni nostri, con il filo della tensione che anzichè assottigliarsi si è ispessito. Secondo quanto raccolto da CityNow, nei giorni scorsi gli ex associati, oggi espulsi, hanno inviato una missiva ai vertici nazionali di Confcommercio, chiedendo un intervento. Secondo gli autori della missiva, l’elezione di Lorenzo Labate a presidente di Confcommercio Rc è da ritenersi nulla.

Ogni atto successivo alla Sfiducia operata nei confronti dell’allora Presidente Gaetano Matà è nulla poiché il suddetto pur avendo impugnato la delibera con la quale è stato sfiduciato ha operato adottando provvedimenti di espulsione e di convocazione di assemblee elettive senza ottenere dal Tribunale, a tutt’oggi, alcuna istanza di sospensione. Queste le motivazioni alla base della lettera inviata dagli ex associati.

Atti gravi quelli segnalati all’interno della missiva, nella quale si evidenzia anche la massiccia migrazione di associati verso altre federazioni. Secondo quanto raccolto, non si tratterebbe della prima comunicazione inviata ai vertici nazionali, cui si rivolgono nuovamente gli associati espulsi auspicando un intervento. Ad inizio luglio si terrà una nuova udienza relativa al contenzioso che vede protagonisti l’ex presidente Matà e gli associati espulsi.