Confente come Ventrella, ma una Reggina infinita esce imbattuta: 3-3. Passa il Siracusa


Saluta la Coppa Italia Serie C la Reggina di Roberto Cevoli, che deve inchinarsi allo strapotere tecnico dell’argentino Rizzo, bravo a fulminare Confente dai 50 metri prima e su punizione a pochi minuti dalla fine. Maritato e Ungaro sul gong provano a compiere un miracolo, ma a strappare il pass per il turno successivo è il Siracusa.

LE SCELTE – Terzo ed ultimo match del girone M di Coppa Italia Serie C: un solo risultato a disposizione della Reggina di Roberto Cevoli, che deve espugnare il De Simone per avere la possibilità di superare il turno. Il tecnico amaranto disegna il già familiare 4-3-3, apponendo due novità: la prima è legata all’esordio di Sandomenico, la seconda è la panchinatura di Marino in favore di Bonetto.

INDIAVOLATO – È proprio l’ex canterano nerazzurro a prendersi la scena: la mezzala amaranto è una furia in mezzo al campo, semplicemente onnipotente. E, al 20º, diventa anche decisivo: un suo coast to coast nella metà campo del Siracusa trova naturale conclusione in un bel filtrante per Tulissi. L’ex atalantino, lasciato solo dalla retroguardia siciliana, si accentra e col sinistro timbra il cartellino: prima rete in maglia Reggina per lui, il tabellone cambia, è 1-0. Gli ospiti sono pimpanti, freschi e ben messi in campo: Sandomenico sfiora il raddoppio poco dopo il vantaggio, trovando la risposta di Gomis, con Fricano che qualche minuto più tardi sfiora il più comico degli autogol su un altro tentativo dell’ex stabiese. All’intervallo, complice una bella parata di Confente su Catania, il risultato vede ancora prevalere di misura Conson e soci.

SFOCATI – Leit-motiv stravolto nella seconda metà di gioco. Cevoli richiama Bonetto e inserisce Marino, il Siracusa con l’argentino Rizzo al posto di Fricano passa al 4-2-4. La mossa tattica paga subito: è il 52esimo quando Diop, sfruttando la spizzata di Vazquez, fulmina Confente in area di rigore, siglando l’1-1. La Reggina sbanda, gli argentini in maglia blu, Rizzo e Vazquez, mettono in difficoltà la retroguardia, solida nei primi 45 minuti, ospite. La soluzione del tecnico è cambiare gli esterni: entrano Ungaro ed Emmausso, salutano il match Tulissi e Sandomenico.

CONFENTE COME VENTRELLA – I terzini amaranto provano ad abbattere il muro azzurro: prima Kirwan e poi Zivkov, però, sbattono sui guantoni di Gomis. E, però, Rizzo a trovare un gran bel jolly. L’argentino innesca una ripartenza, vede fuori dai pali Confente e lo fulmina con un pallonetto dai 50 metri, ricordando la rete che condannò, in Serie D, l’allora Reggio Calabria e che, di fatto, pose fine all’avventura amaranto di Pietro Ventrella. La reazione ospite è racchiusa in un doppio tentativo di Emmausso che sfiora il 2-2. Ma, poco dopo, ancora uno splendido Rizzo chiude la contesa virtualmente con un calcio di punizione delizioso. La Reggina, però, non ci sta: in meno di 120 secondi prima Maritato e poi Ungaro dimezzano e azzerano lo svantaggio, scrivendo un 3-3 pazzesco da ipotizzare pochi istanti dopo il 3-1 di Rizzo. Il forcing nel recupero, però, non vede completarsi il miracolo: il Siracusa vince il girone, la Reggina torna a casa a mani vuote.

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