Coronavirus, allarme spettacolo. Piromalli: 'Situazione insostenibile. Noi manteniamo il sorriso...'

Centinaia di spettacoli organizzati dall'Officina dell'Arte negli ultimi anni. Ma adesso arriva lo stop, colpa del coronavirus

C’è un passaggio nel decreto firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte in cui si vietano espressamente le “manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.

Tra gli eventi rientrano anche concerti e spettacoli teatrali. Cinema e teatro dunque rimarranno chiusi e gli spettacoli saranno sospesi fino al 3 aprile. Tra le realtà del nostro territorio che subiranno gli effetti (negativi) del decreto, c’è l’Officina dell’Arte diretta da Peppe Piromalli.

“7.400 gli spettacoli annullati in una settimana, oltre 10 i milioni invece persi in Italia. Fino a ieri erano dati lontani dal nostro territorio ma adesso siamo tutti nella stessa barca. La situazione è drammatica. Se fino a qualche ora fa eravamo tranquilli perchè le compagnie teatrali che si esibivano al Cilea erano sicure di trovare un buon pubblico adesso invece è tutto fermo anche da noi”.

Il leader di uno dei maggiori movimenti artistici reggini commenta l’attuale situazione che incide anche nel mondo dello spettacolo.

“A seguito del decreto del premier Conte di fatto i due teatri che ho l’onore di gestire (Metropolitano e Cilea) rimarranno chiusi e la situazione diventerà a lungo termine insostenibile e proibitiva. Le ripercussioni saranno drammatiche se non si riesce a riproporre gli spettacoli. Pensavamo di rimanerne fuori e invece adesso gli effetti economici colpiscono anche noi. Il Paese così viene messo in ginocchio con una perdita che si stima intorno ai 7 miliardi di euro e non so se l’Italia riuscirà ad uscire dalla crisi”.

Peppe Piromalli, come nel suo stile, mantiene il sorriso, nonostante tutto.

“Negli ultimi spettacoli abbiamo notato un forte attaccamento del pubblico. Tutti avevano voglia di assistere ai nostri eventi. Ma adesso il decreto ci impone di sospendere l’attività. Non so ancora come finirà, sicuramente rinvieremo i due spettacoli in programma a fine marzo, ma sarà solo un ‘rinvio’. Nessuno spettacolo è finora annullato”.

Dietro il dramma del coronavirus c’è anche tanta ironia.

“La satira dietro il Covid-19 è geniale. Sento centinaia di battute o racconti che strappano un sorriso, alcune davvero brillanti. Una tra tutte? L’immagine dell’ultima cena di Leonardo, senza Gesù e gli apostoli…”(ride ndr).

Dal 4 aprile Peppe Piromalli, insieme al suo staff, tonerà ad animare la città attraverso i due cartelloni artistici che rendono più ricca l’offerta culturale.