Coronavirus tra cura e prevenzione. Lamberti a CityNow: 'Attraverso l'isolamento il virus morirà...'

Utilizzo delle mascherine, distanza sociale, isolamento e prime 'cure' contro il coronavirus. Il punto con il prof. Lamberti

Nonostante il ‘blocco forzato’ e causato dall’ultimo decreto legge che limita la mobilità dei cittadini per garantire la salute pubblica, ogni famiglia si trova comunque costretta ad uscire per diverse necessità.

Gli spostamenti, è bene precisarlo, devono essere ridotti al minimo ma sono tante le esigenze, per lo più lavorative che costringono migliaia di persone ad uscire di casa.

La gente, per strada, non è più riconoscibile. Tutti (o quasi) indossano la ‘preziosa’ mascherina. Ma sono davvero così utili?

In commercio ne esistono di diversi tipi e chi non è stato accorto nell’acquisto, si trova costretto oggi al ‘fai da te’ (magari con carta forno ed elastici). Abbiamo chiesto al dott. Edoardo Lamberti Castronuovo un consiglio sulla protezione più utilizzata in questo momento.

“Le uniche mascherine che possono servire realmente sono quelle munite di un filtro codificate dall’OMS. Purtroppo non ci sono più e sono terminate anche nelle farmacie più assortite – spiega il dott. Lamberti – L’utilizzo di altri tipi di mascherine, anche quelle fatte in casa, con l’utilizzo di carta da forno, servono esclusivamente per ripararsi dalle goccioline che in un rapporto umano ravvicinato possono trasferirsi da una persona all’altra, ma non sono assolutamente un presidio riconosciuto”.

Il dott. Lamberti intende inoltre precisare come l’infezione non sia di per sé mortale ma per poterla debellare è fondamentale evitare il contatto con altre persone.

“La distanza vera da rispettare non è di 1 metro come in molti affermano ma addirittura di 4 metri”.

L’invito del prof. Lamberti così come quello di tanti altri dottori è dunque quello di stare a casa per evitare ogni forma di contagio.

“State a casa, leggete un buon libro, guardate un bel film o informatevi attraverso CityNow. Ascoltate musica e state con i vostri cari”.

E rispetto all’ultima notizia sulla probabile cura attraverso il farmaco anti-artrite il direttore del Poliambulatorio ‘De Blasi‘ è fermo e convinto.

“Nella mia lunga carriera ne ho sentite di tutti i colori. Purtroppo il dott. Google che di fesserie ne dice molte, viene preso ancora molto in considerazione. Chiarisco come al momento non esiste nessun presidio terapeutico contro il coronavirus. Il farmaco di cui si parla in questi giorni è un farmaco biologico che viene utilizzato per la cura di patologie di tipo reumatico. Le notizie che circolano al momento non sono state ancora codificate e ciò che leggiamo è da prendere con le giuste misure”.

Prevenire il contagio è quindi l’unica via d’uscita contro il nemico invisibile.

“L’isolamento sociale è giustamente l’unica soluzione – conclude il dott. Lamberti – Meno persone vediamo, meno usciamo, meglio sarà. Se tutti ci fermassimo il virus non avrebbe più la possibilità di vivere. Da questa infezione ci si salva purchè ci sia una buona prevenzione. Quindici giorni di isolamento per ognuno di noi dovrebbero bastare a fermarne la diffusione. Solo attraverso l’isolamento il virus morirà…”.