Coronavirus: decreto approvato alla Camera, adesso tocca al Senato

L'elenco delle misure di contenimento approvate dalla Camera sull'emergenza Coronavirus

La Camera ha approvato, con 462 voti favorevoli e 2 contrari, il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 (C. 2402-A​). Il provvedimento passa all’esame dell’altro ramo del Parlamento.

Alle 21 il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha svolto una informativa urgente del Governo sull’evoluzione della situazione relativa all’emergenza da COVID-19. È seguito un dibattito al quale ha partecipato un oratore per gruppo.

Via libera del’Aula della Camera al decreto legge sull’emergenza Coronavirus. Il testo, approvato a Montecitorio con 462 voti a favore e due contrari, passa al Senato.

MISURE DI CONTENIMENTO

Tra le misure previste dal provvedimento, illustrate dalla relatrice Marialucia Lorefice all’Assemblea, ci sono:

  • il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata dall’infezione;
  • la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato;
  • la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione;
  • la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei;
  • la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
  • l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.

Il decreto, inoltre, introduce la facoltà per le autorità competenti di adottare ulteriori misure di contenimento, al fine di prevenire la diffusione del virus anche fuori dai casi già elencati.